• Soluzioni visionarie per ogni realtà

      MENEGUS MICHELA idea azioni di marketing e programmi di comunicazione divaricati tra storytelling e storydoing.

      View image

      Soluzioni visionarie per ogni realtà
    • Marketing on demand

      MENEGUS MICHELA idea ed attua strategie di marketing per aziende, liberi professionisti, professionisti dell'arte e della cultura.

      View image

      Marketing on demand
    • Governace e management delle risorse turistiche

      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo turistico,di destinazione e di club di prodotti, in linea con la vocazione del territorio e con le attese degli stakeholders.

      View image

      Governace e management delle risorse turistiche
    • Percorsi lineari e ... alternativi!

      MENEGUS MICHELA si occupa della strutturazione e della docenza di percorsi di formazione innovativi nell'ambito della comunicazione e del marketing aziendale e turistico-territoriale.

      Read more

      Percorsi lineari e ... alternativi!
    • Al servizio del territorio

      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo innovativi e sostenibili, integrando nuove modalità di fruizione e di promozione del territorio ai suoi elementi identitari, perseguendo una visione olistica di progresso.

      View image

      Al servizio del territorio

Tag Archives: eventi

“L’ultimo libro di Tommasino Giaretta: Pan e pero”

“L’ultimo libro di Tommasino Giaretta: Pan e pero”
L’ultimo libro di Tommasino Giaretta: Pan e pero

Arriva un treno-merci letterario carico di biodiversità spirituale e naturale

Questa volta il volpone di Lanzè, alias lo scrittore e giornalista Tommasino Giaretta, ha confezionato uno scherzetto secondo il suo stile per i suoi devoti lettori, i quali hanno fino ad oggi pazientemente atteso  quattro lunghi anni per sapere se il Tote aveva fatto la fine del pantegano nel fossato di Villa Tacchi. Invece i fans rimarranno a bocca asciutta, perché il nuovo libro di Giaretta, “Pan e pero”, si annuncia come un prequel, cavalcando la moda delle grandi produzioni oltreoceano.

Tote c’è, Toni Ultimo pure, ma non sono quei personaggi che avevano così fragorosamente riempito le pagine dei racconti de Il mondo di Tote: essi compaiono come degli acerbi ragazzotti i quali, in gruppo l’Armando o il Milchi, si scartano e accompagnano in modo impercettibile il lettore: la loro presenza è appena palesata da un moto o una battuta per poi ritirarsi a far spazio ai protagonisti principali, ovvero  uomini, animali e prati.

Tuttavia più animali che uomini, più paesaggi che esseri umani sono narrati in questo lungo treno-merci di rapidissimi racconti, indipendenti ma legati l’uno all’altro di modo che uno tiri l’altro in una lettura che fa rimanere il lettore “impalato ed estasiato” come i ragazzini di campagna al passaggio di quel “ mostro d’acciaio che sputava fuoco, acqua e vapore”. Un treno-merci di cinquanta ricordi nella campagna vicentina, dal Dopoguerra fino agli Sessanta, ben stoccati e numerati in filoni tematici che fanno emergere un bisogno urgente di ordine da parte dell’autore.

Sarà per questa nuova stagione del sentire di Giaretta che il nuovo libro si presenta con una veste grafica essenziale, senza immagini all’interno, con una copertina dalle forme semplici e ben definite, dai colori tenui e naturali ma elegantemente bilanciati tra i dominanti verde e celeste, in cui l’assenza fisica dell’uomo è amplificata dal cappello penzolante e la cui intelligenza sensibile è trasfigurata nella volpe, il renart dei fabliaux, simbolo della furbizia e della scaltrezza per eccellenza.

In “Pan e pero” effettivamente tutto è messo in riga come il “domino delle casette” del Vatican,  punto di inizio dell’inedito percorso artistico di Giaretta e punto di non-ritorno rispetto al “vecchio Vatican” di Nane Russa. “Pan e pero” è una piana dove i racconti si stagliano in una sorta di tassonomia del passato universo contadino che recupera una dimensione spirituale e linguistica bio-diversa mediante l’utilizzo, seppur parsimonioso, di termini dialettali ormai dimenticati e in via d’estinzione. “Pan e pero” si pone infatti come un’opera di recupero di lessico familiare e sociale attraverso un dizionario di toponimi, un dispiegamento di sinonimi e un inventario di nomi relativi a animali e a elementi vegetali della campagna. L’insieme è condito da stile narrativo che rimanda alla raffinata giocosità del Rodari, con la differenza che qui Giaretta costruisce degli originalissimi calembours orientandosi verso la retorica delle figure di suono, tra le allitterazioni e le assonanze dell’italiano e del veneto. Se poi ne “Il Mondo di Tote” si sprecavano i parallelismi e le comparazioni, qui l’autore si specializza nella metafora e nella personificazione. A onor del vero, la personificazione viene sapientemente maneggiata e usata per un unico scopo: rimbalzare i sentimenti umani. Essa può quindi diventare “animalizzazione” dell’esser umano, come nel racconto de La donnola, e delle cose, come la memorabile trasformazione del treno merci in un serpente carbonasso o in un mostro di ferro di matrice naturalista zoliana; la personificazione si spinge ad assurgere a “umanizzazione” degli animali, come nella descrizione del “cane da cristiani” La Jena, e delle cassie nei paesaggi de La sgora.

La maestria dell’autore riesce a non far deragliare l’intera carovana nel dirupo del passatismo nostalgico, stemperando i condensati di alta prosa poetica con un ritmo narrativo veloce, ritmato e brioso e punteggiando la scrittura con un senso dell’umorismo che parte dalla freddura inglese, come nell’episodio del Pajetta o nei passi de I Russi, fino a sfociare in un’incontenibile irriverenza, come nel racconto de I campi del prete.

“Pan e pero” è un treno che scarica a ogni fermata di racconto uno dei grani di saggezza che lo compone, per voce della tuonante Rosa Jaretona o di quel censore dell’Ernesto, le ombre lunghe dell’umanità sanguigna dell’infanzia dell’autore. Il provocatore Giaretta a volte lascia sui binari fardelli ingombranti, istanze attuali e spinose su cui il lettore è chiamato a riflettere:  la disabilità, il benessere animale, la pratica della caccia, il saccheggio del paesaggio, la perdita della biodiversità spirituale e naturale, la difesa della proprietà … .

Ed è proprio spinto dall’eco degli spari del Casermòn, che il lettore deve saper prender coraggio per saltare al volo sul primo vagone, per partire in questo nuovo viaggio nella “Piccola Olanda” dell’est vicentino, per arrivare infine nella dimensione del “verde diamante” di Tommasino Giaretta.

Read more

“Pan e pero”

“Pan e pero”

Pan e pero

Storie di uomini, animali e prati

 

 

Presentazione del libro dello scrittore e giornalista Tommasino Giaretta

Venerdì 6 novembre 2015 ore 20.45

Villa Ca’ Prigioni  – via Montegrappa, 2 – Lanzè di Quinto Vicentino (Vicenza)

Con l’autore saranno presenti:
- Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale Veneto
- Gianni Giolo, critico letterario e autore della prefazione
- Secondo Pillan, profondo conoscitore del percorso letterario dell’autore.

Organizzata nell’ambito della rassegna “Veneto, spettacoli di mistero 2015”
con il patrocinio della Regione Veneto, la serata sarà condotta da Michela Menegus Paulin.

Al termine buffet con prodotti tipici a chilometro zero.

ENTRATA LIBERA

Read more

“DI BOCCA IN BOCCA – Storie di ordinaria gastronomia dall’Est Vicentino: Bolzano Vicentino e dintorni.”

“DI BOCCA IN BOCCA – Storie di ordinaria gastronomia dall’Est Vicentino: Bolzano Vicentino e dintorni.”

Sabato 24 ottobre 2015 ore 18.00

Bblioteca Internazionale La Vigna, Contrà Porta Santa Croce 3 – Vicenza

Nell’ambito del Progetto “Siamo tutti foodies” di Graziella Poianella e Michela Menegus vincitore del Bando Energie Sommerse – Sezione Alimentazione indetto dal Comune di Vicenza parte la

PUNTATA N. 3: TRADIZIONE, ovvero la scelta alimentare incentrata sulla MODALITA’

DI BOCCA IN BOCCA
“Storie di ordinaria gastronomia dall’Est Vicentino:Bolzano Vicentino e dintorni”

Presentazione della pubblicazione con le autrici Menegus Michela e Graziella Poianella

Introduzione a cura di Mario Bagnara, Presidente della Biblioteca Internazionale “La Vigna”

Presentazione a cura del Professor Francesco Soletti, Docente al CLS Turismo, Territorio e Sviluppo Locale presso l’Università Bicocca di Milano e curatore di prestigiose guide turistiche e territoriali.

ENTRATA LIBERA

Partendo da un approccio dietistico, l’idea che sottende il progetto è di affrontare il tema delle scelte e degli stili alimentari, sviscerando le mode del momento, recuperando la memoria identitaria, fornendo criteri oggettivi per il riconoscimento della qualità e della genuinità, ma soprattutto stemperando gli atteggiamenti estremistici che minano il corretto rapporto di benessere e di piacere con il cibo, se non addirittura la salute. Di qui il titolo ironico del progetto che fa riferimento alla neo-figura del “foody”, all’occasione gourmet, hobbysta del cibo o addirittura fanatico cultore di un’alimentazione di nicchia.

Iniziativa di cultura alimentare a cura di Graziella Poianella e Michela Menegus , in collaborazione con l’Associazione Culturale BOLArt e la Biblioteca La Vigna di Vicenza, con il supporto di Distilleria Schiavo, realizzata grazie al bando, “Energie Sommerse” finanziato da Veneto Banca in collaborazione con il Comune di Vicenza.

Read more

“Il Futuribile secondo Laura Vitali”

 

 

 

 

 

 

 

28/01/2015

Il Futuribile secondo Laura Vitali

Un’artista sopra le righe apre la rassegna culturale iperBOLArt con un saggio pittura poetica

Dal 31 gennaio al 8 febbraio 2015 l’associazione culturale BOLArt attiva ormai da anni nel campo delle arti e della cultura territoriale, propone con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monticello Conte Otto la personale di pittura di Laura Vitali nella sede espositiva della Chiesetta di Santa Maria Assunta a Vigardolo.

L’evento si inserisce nel più ampio progetto “iperBOLArt” atto a valorizzazione dei talenti individuali di BOLArt, un gruppo di artisti e intellettuali sopra le righe per l’appunto, in virtù della loro personalità e della loro formazione. La pittrice Vitali sarà quindi affiancata nella vernice di sabato 31 gennaio da altri due compagni d’arte, gli attori Marcello De Boni e Gilda Guiotto, che interpreteranno le sue composizioni.

Laura Vitali con le sua ventina di tele ad olio corredate da pensieri sparsi offre infatti una disquisizione visiva e verbale sul tema del futuribile, ovvero del futuro che rimane nell’ambito del possibile in una dimensione non sicuramente da compiersi. Il tema viene declinato nella chiave della sostenibilità scorrendo su un duplice piano di lettura: la futuriblità naturale, in cui l’istanza ambientalista emerge con chiarezza e la futurilibità urbana, in cui antropizzazione e vita sociale sono scansionate con rigore geometrico. Il percorso si diluisce su superfici terse e fredde, riscaldate ora da strisce rosate o da spaziature d’ocra, e converge sia concettualmente che fisicamente sulla questione fondamentale della futuribilità umana risolta dall’artista con un auspicio: l’immortalità della conoscenza. Lo sguardo di Laura Vitali alla vita futura è positivamente franco, immediato nello scambio, fecondo nell’esperienza. Passa tuttavia oltre gli oggetti che ella raffigura perché ella agisce come una creatura ha già visto e provato e che quindi si può concedere la licenza di inventare nuovi spazi dechirichiani in cui sospendere spazio e tempo, passato e contemporaneità, con soluzioni per l’appunto futuribili. Senza troppe implicazioni morali, la sua pittura prescinde la natura e la tecnica lasciando lo spettatore esterrefatto innanzi a cotanta sfrontata sicurezza. Sicurezza che assurge a indipendentismo di un’artista per l’appunto sopra le righe, in un ossimoro reale che vede una signora ultraottantenne assumersi lucidamente la responsabilità sociale del futuro.

Laura Vitali è nata a Parma, vive e opera a Vicenza e Bolzano Vicentino. Pittrice, diplomata all’Istituto d’Arte Toschi di Parma, ha tenuto personali in svariate città del Nord Italia e partecipato a rassegne in Italia e all’estero, tra cui l’Artexpo di New York, la fiera d’Arte Contemporanea di Atlanta, l’Art Buyers di Dallas, l’Arte fiera di Vicenza, l’Artexpo di Verona. Fra i numerosi riconoscimenti ottenuti in concorsi nazionali si annoverano il Fiorino d’oro Città di Firenze (1951) e il Primo Premio Città di Verona (1979). Recensita su giornali e pubblicazioni d’arte, alcune sue opere sono presso la Pinacoteca d’Arte Moderna S. Francesco di San Marino, il Centro Europeistico di Cultura di Parma e in collezioni private in Italia e negli Stati Uniti.

“Futuribile” – Esposizione personale della pittrice Laura Vitali

Chiesetta di Santa Maria Assunta a Vigardolo di Monticello Conte Otto (Vicenza)

Ingresso libero

Durata: dal 31 gennaio al 8 febbraio 2015

Vernice: sabato 31 gennaio 2015 ore 18.00

Orari: lunedì-domenica 16.00-18.30 – domenica:10.00-12.00

Curatrice: Michela Menegus Paulin -  Informazioni:  info@bolart.it  - laura.vitali34@gmail.com

 

Read more

“L’epopea del contastorie tra i vigneti dei Colli Berici”

“L’epopea del contastorie tra i vigneti dei Colli Berici”

20 novembre 2013

L’epopea del contastorie tra i vigneti dei Colli Berici

A Castegnero arriva Veneto Mistero con il nuovo recital dello scrittore Giaretta

Venerdì 22 novembre alle ore 20.30 Veneto Mistero, il Festival di spettacoli culturali dedicato interamente ai luoghi leggendari e misteriosi della regione, spunta tra i vigneti dei Colli di Castegnero, nella storica tenuta vitivinicola Costalunga.

Questo evento, organizzato dalla Pro loco di Castegnero in collaborazione con l’Associazione Culturale BOLArt di Bolzano Vicentino, ha un titolo impegnativo che lascia presagire la vena sociologica della kermesse: “La figura del Contastorie tra timori ancestrali e paure moderne”.

Il nuovo spettacolo, sceneggiato a tre mani dallo scrittore Tommasino Giaretta, dalla copywriter Michela Menegus e dall’attore Marcello De Boni, nasce dall’esigenza, dopo cinque anni di festival sul mistero e sui filò, di ritagliare uno spazio di riflessione tutto dedicato al personaggio contastorie, mitico cantore e protagonista indiscusso dei filò della campagna vicentina del Novecento, che lo scrittore Giaretta aveva già celebrato in tempi non sospetti con i due suoi racconti: El filò (da Storie in corte, 2001) e Il Contastorie (da Oraponobi, 2005).

L’impianto di questo recital alterna monologhi, letture espressive e testi recitati ad opera dello stesso autore e del gruppo teatrale amatoriale I Semprepiùverdi e mira a ricreare l’atmosfera dei passati momenti di vita sociale nelle stalle, dove episodi di vita paesana e pettegolezzi venivano conditi da leggende e superstizioni. Ecco dunque messe in scena le fantasmagoriche storie popolari, come quella de L’Omo invisibile (da Orapronobi, 2005) e del salbaneo del L’Anfora misteriosa (dall’omonimo racconto inedito), e la rievocazione dei ripari nelle stalle nell’attesa dell’incursione del misterioso e famigerato aereo Pippo (da Il mondo di Tote, 2011) durante l’ultimo conflitto mondiale.

La performance, musicata dalla compositrice e fisarmonicista Bruna Patera, conosce dei picchi altamente lirici nel narrare l’ascesa, l’apice e quindi la fine dell’opera del contastorie: se il buio era il suo più grande complice nell’espletamento della sua missione, con l’avvento delle luci della televisione ed il conseguente cambiamento dello stile di vita delle famiglie nelle comunità di campagna, egli si trova esautorato del suo ruolo sociale di comunicatore conoscendo una morte in assoluta solitudine.

La scomparsa del contastorie marca l’inizio di quello che sarà la radicale trasformazione del mondo rurale tra i due secoli, che Tommasino Giaretta, da buon giornalista pubblicista e indagatore di fatti e personaggi tra la provincia di Vicenza e Padova, ha immortalato nei suoi cinque volumi di racconti, arrivando a ragione a guadagnarsi l’eredità delle “stimmate del narratore” che già furono del suo Jijio Costenaro.

Partecipazione libera. Posti limitati.

Info: proloco.castegnero@libero.itmichelamenegus@menegusmichela.com

Per saperne di più:

Veneto Spettacoli di Mistero: www.spettacolidimistero.it

Pro loco di Castegnero: www.prolococastegnero.it

Tommasino Giaretta: http://it.wikipedia.org/wiki/Tommasino_Giaretta

Associazione Culturale BOLArt: www.bolart.it

Az. Agricola Costalunga – Villa Maffei: www.costalungavini.com

Read more

” Finally, my projects surfing on the web … “

“Viviamo tutti sotto lo stesso cielo,
ma non abbiamo gli stessi orizzonti”
(Konrad Adenauer)

1 aprile 2013

Soluzioni visionarie per ogni realtà

Con una grafica dinamica e attraverso evocative immagini, il nuovo sito di MENEGUS MICHELA narra storie di azioni di marketing e programmi di comunicazione concepiti e realizzati per le imprese private e per il territorio durante i primi tre anni di intensa attività progettuale. I nostri destinatari: coloro che, seminando utopie, vogliono raccogliere realtà … (cit. adat. di Carlo Petrini).

Pensiamo ed agiamo a lunga gittata

Essere visionari significa vedere oltre, rielaborare i concetti, ri-contestualizzare le idee, proiettare degli scenari.
Molto spesso basta alzare di poco lo sguardo o voltarsi per capire quale strada è la più adatta per valorizzare un prodotto; quasi sempre bisogna adattare la prospettiva e scavare nell’essenza delle cose per far emergere la positività che esse recano intrinsecamente. Senza forzature e sempre con molta onestà intellettuale, perché le soluzioni proposte ai clienti devono essere vestite come una seconda pelle dagli stessi.
In un serio percorso di consulenza strategica l’esperto agisce come un mentore, suggerendo dei contenuti nuovi a forme già in uso oppure dando una forma inedita a concetti in incubazione.
Perché se l’autopromozione è una prerogativa di tutti, il marketing, ovvero l’esercizio proficuo della promozione, oggi può essere alla portata di tutti.
Diventa infine più efficace solo se è sotteso da un progetto a lungo raggio, supportato da idee innovative, originalmente e costantemente animato.

Cre-attività condita con efficienza ed efficacia

L’armonia è un risultato possibile, ma è  il frutto di una costante applicazione, di un’appassionata dedizione, di un’impeccabile organizzazione.
Lo studio MENEGUS MICHELA idea e realizza progetti per il marketing e la comunicazione d’impresa mettendo in opera un paradigma di valori che da sempre lo distingue:

  • proattività modulata
  • coerenza incondizionata
  • perseveranza coraggiosa
  • incisività garbata
  • professionalismo etico
Prodotti strutturati e servizi erogati 

MENEGUS MICHELA è un impresa specializzata in strategie di marketing e di comunicazione aziendale, turistico-territoriale, culturale per aziende, professionisti, enti territoriali e non, Pubblica Amministrazione. Contingentemente con l’ausilio di una rete di professionisti del settore eroga servizi di:

  • corporate consult: filosofia e identità aziendale e di marchio
  • project conception & management
  • event & show planning
  • PR & press agent
  • copy & ghostwriting
  • multilingual copywriting & translations
  • sommellerie expertise

 

Read more