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      MENEGUS MICHELA idea ed attua strategie di marketing per aziende, liberi professionisti, professionisti dell'arte e della cultura.

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    • Governace e management delle risorse turistiche

      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo turistico,di destinazione e di club di prodotti, in linea con la vocazione del territorio e con le attese degli stakeholders.

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      MENEGUS MICHELA si occupa della strutturazione e della docenza di percorsi di formazione innovativi nell'ambito della comunicazione e del marketing aziendale e turistico-territoriale.

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      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo innovativi e sostenibili, integrando nuove modalità di fruizione e di promozione del territorio ai suoi elementi identitari, perseguendo una visione olistica di progresso.

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Tag Archives: Michela Menegus

“L’Arte in un’etichetta”

L’arte in un’etichetta …  ovvero quando una bottiglia diventa osmosi d’arte e di storie di vite …

Dal 29 marzo al 12 aprile 2014 le Soffitte della palladiana Villa Thiene a Quinto Vicentino sono state corredate da micro opere legate al mondo di quella nobile bevanda a cui i nostri avi  attribuivano il potere di  stimolare la fecondità artistica e la spinta di elevazione alla divinità.

La mostra in questione è la rassegna “L’arte in un’etichetta” di Giancarlo Riganelli, fondatore della condotta di Slow Food del Vicentino nel lontano 1986 quando Carlo Petrini seminava la filosofia di Slow Food nel circoli italiani di Arcigola, ha iniziato a collezionare etichette di bottiglie di vino fin dagli anni ’60. La sua passione ha oggi la forma di una collezione di 42 000 esemplari che egli periodicamente ha proposto in svariate sedi con mostre tematiche: “Le etichette dei vini italiani” con 8000 esemplari esposti alla Biblioteca La Vigna di Vicenza nel maggio 2007, “I fior di primavera” con 600 etichette esposte a Este nell’aprile del 2009, “La donna e il vino” con 900 esemplari esposti  alla Biblioteca La Vigna di Vicenza nel novembre 2011.

L’esposizione è stata commentata da Michela Menegus, specialista di prodotto territoriale e sommelier, la quale ha condotto anche la degustazione di due vini vicentini DOC: il garganega classico  della cantina Cavazza di Montebello e la novità del cabernet franc dell’azienda agricola  Mattiello di Costozza di Longare.

In un rapido excursus che ha abbracciato oltre 4000 anni storia – dalle anfore con iscrizioni degli Egizi e dei Romani, alle botti marcate ed anfore smaltate del Medioevo, all’arte della soffiatura del vetro in Europa fino alla prima produzione industriale delle bottiglie ad opera degli inglesi nel XVII secolo – si è ripercorso l’inizio della pratica dell’etichettatura, nata per esigenze puramente descrittive, con carte di pergamena manoscritte arrotolate, con targhe d’argento incise e attaccate al collo della bottiglia del XVIII secolo fino all’invenzione della litografia, della stampa in quadricomia, dell’offset e al taccheggio (rilievo dell’etichetta).

L’etichetta moderna come strumento di marketing e comunicazione nasce infatti  agli inizi del ‘900 con i motivi floreali e faunistici dello stile Liberty e attraverso le avanguardie artistiche, dopo essersi lasciata alle spalle stemmi, motivi di araldica e scene bucoliche di gusto ottocentesco. L’adozione di grafiche create appositamente da artisti viventi o immagini recuperate da artisti celebri del passato deriva dall’esigenza delle singole cantine di celebrare un anniversario e personaggi illustri, distinguere una specifica produzione,  trasferire la filosofia della pratica enologica, trasmettere i valori di un territorio, sostenere progetti di sostenibilità sociale, e, non ultimo, di fissare il forte temperamento di  un vino.

Tale è dunque il fascino potente con cui la bevanda divina avvolge chi vuole com-prenderla per rappresentarla che lo stesso Salvador Dalì, autore tra l’altro nel 1958 del painting per la riserva Château Mouton Rothshild, ha fortemente creduto che “i veri intenditori non bevono vino, ma degustano segreti. L’aurea creativa che avvolge la bottiglia come il campo di una dinamo genera quindi dei processi osmotici inversi: non di rado è accaduto che gli stessi artisti approcciatisi al vino per tradurlo figurativamente si siano trasformati in vignaioli, come Hauner ora ben posizionato tra i vigneti delle Isole Lipari.

Nella collezione di etichette artistiche di Riganelli, che a Villa Thiene contava 1103 etichette di bottiglie di vino con raffigurazioni di carattere artistico provenienti dalle regioni di Italia, ma anche da varie nazioni europee, dall’Australia, dalle Americhe e dalla Russia, si ritrovano diversi e celebri esempi di tutto ciò: delle etichette del produttore di Barolo Vietti che dagli anni ’70 tra i primi in Italia ha deciso di dedicare ai suoi vini delle etichette artistiche, alla rassegna delle etichette di Donna Fugata che attraverso le figure femminili e la mitologia esprime il calore e la storia di Sicilia, fino al progetto “Il vino della pace” della Cantina Produttori di Cormons che fa assurgere l’etichetta ad una summa integrata di arti: pittura, poesia e musica unite per un giorno vendemmiale senza confini geopolitici.

Perché come dice Machado “Il vino è talvolta una scala di sogno”: nell’ascesa ti puoi accomodare ad ogni gradino a gustarne un particolare di bellezza. A partire dell’etichetta.

Michela Menegus Paulin

Per soddisfare alcune curiosità:

http://www.donnafugata.it

http://www.vietti.com

http://www.chateau-mouton-rothschild.com/label-art

http://www.cormons.com

http://www.hauner.it

 

 

 

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“AstrattaMente Reale”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

08/04/2014

AstrattaMente Reale

Recensione critica per la mostra personale del pittore vicentino Alessandro Beggio “AstrattaMente Reale” – 25 aprile 2014

Alessandro Beggio reclama la sua identità artistica sin dal lontano 1979 quando, iniziato al mondo dell’arte dal maestro Otello De Maria, si forma a contatto delle più significative espressioni artistiche del vicentino. Si stacca presto dalle iniziali esperienze figurative rivolgendosi all’astrattismo, forma espressiva più congeniale alla sua polivalente personalità.

Se il suo furor creativo prescinde quindi la rappresentazione oggettiva del Reale, la sua volontà di conoscere attraverso l’opera pittorica lo porta a sviluppare nel corso dei decenni un linguaggio pittorico immaginifico: Beggio apre così un percorso di epistemologia del dato reale condotto con una forma mentis giammai incatenata dalla figura, bensì ancorata dalla forma cromatica che oggi appare più calda rispetto alle prime algide produzioni.

La realtà di Beggio parte infatti dalla texture del quadro: macchie di colore materico nate in una piattaforma di incontro di tessuti, sabbie, polveri, velature rese con colori acrilici e graffiature che intersecano gli elementi della composizione in progress.

La scelta cromatica di base è prerogativa dell’artista; su di essa egli poi inizia il suo costrutto mediante un processo di associazioni sinestetiche. L’inizio della comunicazione avviene in prima battuta con l’accostamento inedito di tavolozze: prevalenza di varietà di grigio su cui stridono le tonalità ocra, su cui arridono i rosati, sui cui spazia il non-colore bianco, sui cui si impongono i toni verdi e blu. Le emozioni trasposte con luminosità e sollecitate con uno scarto mnemonico testimoniano con quanto vigore una forma pittorica possa diventare una narrazione paziente e persuasiva, marcata da messaggi subliminari e codici criptati.

Oggetto centrale dell’indagine rimane il paesaggio urbano, evoluzione delle architetture dei primordi, quasi sempre privato della figura ma non della presenza umana, quindi fortemente antropizzato: simulazioni di visioni a volo d’uccello, monoprospettive di agglomerati, porzioni di archeologia industriale, accessi rubati al tempo, strutture di ispirazione modernista, sono immagini scomposte e ricomposte, poi collegate organicamente da ponti stilizzati i quali assurgono a nessi mentali e scandiscono il ritmo delle storie dipinte di Beggio. E se talvolta  l’artista rompe il processo logico di indagine inserendo nella sua produzione elementi figurativi riconoscibili, essi per lo più sono riconducibili a volumi muliebri che egli rende con inattesa sensualità e di cui egli si serve per scandagliare il mondo dei sentimenti.

AstrattaMente Reale è pertanto una sintesi pittorica di conoscenza della realtà in cui Beggio saggia metodologie e condizioni per esprimere idee, senza tuttavia scivolare in una forma d’arte concettuale. Le sue pitture sono infine incubatori di concetti, se non di istanze sociali, che tuttavia non ne turbano la piacevolezza estetica ed il godimento.

Perché la spinta libertaria del nostro painter indipendente lascia sempre all’estimatore “il piacere e il tempo di vedere l’opera prima ancora di capirla”.

 

Michela Menegus Paulin

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“L’epopea del contastorie tra i vigneti dei Colli Berici”

“L’epopea del contastorie tra i vigneti dei Colli Berici”

20 novembre 2013

L’epopea del contastorie tra i vigneti dei Colli Berici

A Castegnero arriva Veneto Mistero con il nuovo recital dello scrittore Giaretta

Venerdì 22 novembre alle ore 20.30 Veneto Mistero, il Festival di spettacoli culturali dedicato interamente ai luoghi leggendari e misteriosi della regione, spunta tra i vigneti dei Colli di Castegnero, nella storica tenuta vitivinicola Costalunga.

Questo evento, organizzato dalla Pro loco di Castegnero in collaborazione con l’Associazione Culturale BOLArt di Bolzano Vicentino, ha un titolo impegnativo che lascia presagire la vena sociologica della kermesse: “La figura del Contastorie tra timori ancestrali e paure moderne”.

Il nuovo spettacolo, sceneggiato a tre mani dallo scrittore Tommasino Giaretta, dalla copywriter Michela Menegus e dall’attore Marcello De Boni, nasce dall’esigenza, dopo cinque anni di festival sul mistero e sui filò, di ritagliare uno spazio di riflessione tutto dedicato al personaggio contastorie, mitico cantore e protagonista indiscusso dei filò della campagna vicentina del Novecento, che lo scrittore Giaretta aveva già celebrato in tempi non sospetti con i due suoi racconti: El filò (da Storie in corte, 2001) e Il Contastorie (da Oraponobi, 2005).

L’impianto di questo recital alterna monologhi, letture espressive e testi recitati ad opera dello stesso autore e del gruppo teatrale amatoriale I Semprepiùverdi e mira a ricreare l’atmosfera dei passati momenti di vita sociale nelle stalle, dove episodi di vita paesana e pettegolezzi venivano conditi da leggende e superstizioni. Ecco dunque messe in scena le fantasmagoriche storie popolari, come quella de L’Omo invisibile (da Orapronobi, 2005) e del salbaneo del L’Anfora misteriosa (dall’omonimo racconto inedito), e la rievocazione dei ripari nelle stalle nell’attesa dell’incursione del misterioso e famigerato aereo Pippo (da Il mondo di Tote, 2011) durante l’ultimo conflitto mondiale.

La performance, musicata dalla compositrice e fisarmonicista Bruna Patera, conosce dei picchi altamente lirici nel narrare l’ascesa, l’apice e quindi la fine dell’opera del contastorie: se il buio era il suo più grande complice nell’espletamento della sua missione, con l’avvento delle luci della televisione ed il conseguente cambiamento dello stile di vita delle famiglie nelle comunità di campagna, egli si trova esautorato del suo ruolo sociale di comunicatore conoscendo una morte in assoluta solitudine.

La scomparsa del contastorie marca l’inizio di quello che sarà la radicale trasformazione del mondo rurale tra i due secoli, che Tommasino Giaretta, da buon giornalista pubblicista e indagatore di fatti e personaggi tra la provincia di Vicenza e Padova, ha immortalato nei suoi cinque volumi di racconti, arrivando a ragione a guadagnarsi l’eredità delle “stimmate del narratore” che già furono del suo Jijio Costenaro.

Partecipazione libera. Posti limitati.

Info: proloco.castegnero@libero.itmichelamenegus@menegusmichela.com

Per saperne di più:

Veneto Spettacoli di Mistero: www.spettacolidimistero.it

Pro loco di Castegnero: www.prolococastegnero.it

Tommasino Giaretta: http://it.wikipedia.org/wiki/Tommasino_Giaretta

Associazione Culturale BOLArt: www.bolart.it

Az. Agricola Costalunga – Villa Maffei: www.costalungavini.com

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“Il mistero corre su … due ruote”

“Il mistero corre su … due ruote”

14/11/2013

Il mistero corre su … due ruote

Elfi, fade e striossi della pedemontana raccontati tra le risaie

Venerdì 15 novembre alle ore 20.30 Veneto Mistero, il Festival di spettacoli culturali dedicato interamente ai luoghi leggendari e misteriosi della regione, pedala fino a Grumolo delle Abbadesse. Perché proprio nella splendida Villa Canal, dimora del Cinquecento di ispirazione palladiana, progettata per essere la residenza estiva per la famiglia nobile veneziana Canal Badoer nella campagna vicentina tra le risaie e le rogge di risorgiva, si terrà la presentazione della novità editoriale 2013 per gli amanti del ciclo-escursionismo, ovvero il libro  “Leggende in bicicletta: misteri della Valsugana e leggende della Valbrenta” a cura degli scrittori Simone Cavallin e Roberto Frison.

La serata vedrà gli stessi autori, protagonisti anche della puntata radiofonica Radio Mistero andata in onda lo scorso 30 ottobre su Radio Vicenza, impegnati in un recital che svelerà i misteri del nome e del letto fluviale della Brenta, delle creature fatate dei cespugli di erica della pedemontana, dei maestri alchimisti della ceramica bassanese e molto altro.

Simone Cavallin, insegnante di lettere, giornalista e scrittore di Romano d’Ezzelino, collabora con enti e riviste dedicate alle eccellenze e all’identità dell’area pedemontana veneta e dirige le pagine del portale di divulgazione storico – letteraria ezzelinodaromano.it. Appassionato di letteratura per l’infanzia, ha pubblicato filastrocche per bambini sul periodico Gustavo – L’elefantino blu e scritto un romanzo-saggio per bambini dedicato al suo paese: Io sono Romano.

Roberto Frison, anch’egli romanotto di origini contadine, odontotecnico di professione e dirigente CNA a più livelli, si dedica da sempre alla civiltà rurale, approfondendo aspetti e aneddoti della tradizione popolare veneta. Collabora con quotidiani e riviste locali, scrive romanzi e spettacoli teatrali, organizza iniziative e manifestazioni culturali, anche in seno al Palio delle Contrade di Romano, dove crea gli Angoli Rustici. Dal 2009 è progettista culturale per la rassegna Veneto Spettacoli di Mistero dove opera anche come esperto di favolistica popolare.

Lo spettacolo di Villa Canal è rivolto ad un pubblico eterogeneo vicino alla natura, amante dei paesaggi, attento alla storia locale: dagli sportivi delle due ruote ai nuclei famigliari o ai gruppi di amici, che sempre più spesso praticano le due ruote come occasione di condivisione e di vita sociale.

In definitiva la serata offre ad un target variegato di pubblico una lettura del nostro territorio attraverso la cultura del mondo magico e misterioso della favolistica popolare con due interpreti al di fuori degli schemi.

INGRESSO GRATUITO fino ad esaurimento posti – Posti limitati

PER SAPERNE DI PIU’

Organizzatore: Pro loco Bolzano Vicentino – e-mail: proloco.bolzanovicentino@virgilio.it

Direzione artsistica ed esecutiva: Michela Menegus www.menegusmichela.com

Leggende in bicicletta http://www.leggendeinbicicletta.it

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“Lo scrittore Giaretta scioglie i misteri delle Risorgive”

“Lo scrittore Giaretta scioglie i misteri delle Risorgive”
Tommasino Giaretta in una scena de “L’omo invisibile”

 

5 novembre 2013

Lo scrittore Giaretta scioglie i misteri delle Risorgive

Un reading con degustazioni di pesce d’acqua dolce in una delle più antiche dimore rurali bolzanesi

Sabato 9 novembre alle ore 20 Veneto Mistero, il Festival di spettacoli culturali dedicato interamente ai luoghi leggendari e misteriosi della regione, ritorna a Bolzano Vicentino, paese della fascia delle Risorgive dell’est vicentino.

Ed è proprio sul tema dell’acqua e della morfologia del territorio che lo scrittore Tommasino Giaretta, accompagnato dalla fisarmonicista Bruna Patera, intratterrà il pubblico raccontando il paesaggio della campagna vicentina e padovana ed i suoi elementi geologici peculiari attraverso le leggende, le storie, le superstizioni e le simbologie ad essi collegati: ecco che ne Il Fontanòn del Diavolo  – racconto che ha ottenuto la menzione speciale alla prima edizione del Festival del Mistero nel 2009 – svela il mistero dell’acqua delle polle e delle rogge di risorgiva; nell’inedito La motta del Diavolo scava sugli anomali tumuli di terra che interrompono l’orizzonte piatto della pianura; nell’originale La Brentana si sprofonda negli abissi della paura causati dell’impetuosità dell’elemento liquido.

Giornalista pubblicista, da oltre vent’anni Tommasino Giaretta indaga tra la provincia di Vicenza e Padova raccogliendo le tradizioni orali e archiviando costumi; è considerato a tutti gli effetti il cantore di un mondo rurale di transizione tra i due secoli, che egli immortala attraverso personaggi e vicende di storia vissuta in cinque volumi di racconti: Storie in corte (2001), Storie memoria (2003), Orapronobi (2005), Storie dell’altro mondo (2008), Il mondo di Tote (2011).

Lo spettacolo organizzato dalla Pro loco di Bolzano Vicentino non poteva trovare una location più consona: Villa Dal Verme Chiericati Terreran è infatti uno dei palazzi rurali bolzanesi più antichi a qualche chilometro dal letto del Brenta, a pochi passi dal fiume Tesina e lungo la roggia di Risorgiva Ghebbo. Edificio di matrice gotica e con annessi rustici e portale d’ingresso settecenteschi, arredato nei saloni del pianoterra con preziosi caminetti del Sansovino, risale intorno al 1442, quando Francesco Lombardo di Venezia acquista parte dei beni confiscati dalla Repubblica dal condottiero Ludovico Dal Verme. Poco dopo, nel 1451, la proprietà viene venduta al nobile vicentino Bartolomeo Chiericati, sposatosi in quell’ anno con Anna Pagello. Gli stemmi raffigurati al primo piano nobile infatti appartengono agli sposi e al figlio primogenito Giovanni, che nel 1479 diventerà proprietario della tenuta.

Infine, in linea con il tema proposto, la cena consisterà in una declinazione di pesce d’acqua dolce DE.CO.: dalle degustazioni della pietanza vicentina per eccellenza, il bacalà, alla protagonista della serata, la trota iridea delle Risorgive, con il trionfo della specialità DE.CO. bolzanese: gli avannotti di trota in saor. Il tutto sarà innaffiato dall’etichetta territoriale Tergola, il pinot grigio in purezza della DOC Breganze che deriva il nome dalla famosa risorgiva e dalla roggia che solca Bolzano Vicentino.

Insomma una serata multidisciplinare dedicata alla cultura del territorio, ideata dalla progettista culturale Michela Menegus, i cui posti disponibili sono quasi tutti esauriti.

Partecipazione solo su prenotazione:

proloco.bolzanovicentino@virgilio.itmichelamenegus@menegusmichela.com

Per saperne di più:

Veneto Spettacoli di Mister: www.spettacolidimistero.it

Tommasino Giaretta: http://it.wikipedia.org/wiki/Tommasino_Giaretta

Villa Chiericati Terreran: www.villachiericatiterreran.com

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“Radio Vicenza: sette declinazioni misteriose creano un picco di audience”

“Radio Vicenza: sette declinazioni misteriose creano un picco di audience”

31 Ottobre 2013

Radio Vicenza: sette declinazioni misteriose creano un picco di audience

Dalle 22 alle 00 l’oralità delle leggende ha inciso l’immaginario di migliaia di ascoltatori

La notte del 30 ottobre è stata vinta la grande scommessa di Radio Mistero. Le ragioni del successo di una serata di racconti radiofonici nell’era digitale terrestre, del cinema 4D e del turismo 2.0 sono molteplici, alcune ancora da sviscerare. A ragione tuttavia si può ritenere che le molle scatenanti siano state la novità ed il fascino vintage della proposta mediatica, nonché la curiosità dettata dalla pudica affezione dei veneti al loro territorio, i quali si sono entusiasmati a sentir narrare da un’armata, ormai non più silenziosa di studiosi, ricercatori, storici, giornalisti, operatori culturali o semplicemente appassionati che hanno seguito le logiche dell’intuizione e del cuore e verso cui è dovuto un debito di gratitudine per il patrimonio salvato.

Questa milizia è capeggiata da Alberto Toso Fei, scrittore veneziano di fama nazionale e direttore artistico del festival Veneto Spettacoli di Mistero, ormai giunto alla quinta edizione. Ad Alberto Toso Fei va iscritto il merito di aver dato una collocazione letteraria al Veneto leggendario e, conseguentemente, una legittimazione alla tradizione orale e nuovi strumenti per la semiotica del mistero locale.

E il mistero popolare, che nasce dalla superstizione maliziosa e dall’ignorante pretesa di spiegare la fenomenologie del mondo e di proiettare nelle gigantografie dell’Omo Invisibile le umane paure ancestrali,  è stato raccontato attraverso la mitologia dei personaggi della campagna delle risorgive dell’est vicentino di Tommasino Giaretta – insegnante e giornalista di professione, scrittore per passione.

Non poteva mancare l’investigazione con una sensitività – nel senso anglofono del termine – tutta femminile sull’universo delle anguane della duevillese Margherita Michelazzo, la quale, con una garbata ma ferma esattezza da geografa, ha accompagnato gli ascoltatori in un viaggio tra mito e fantasia dove l’io della narratrice si è fuso in un mondo magico che trova appigli simbologici nel paesaggio antropizzato del Parco del Sojo di Lusiana.

Anguane e fade, bosco e acqua: il mistero indissolubilmente passa per l’elemento fluido, per le superfici dei laghi e le oscurità delle cavità naturali. Roberto Battiston, direttore del museo di Canal del Brenta e coordinatore della rete museale della Valstagna, ha trasferito le sue emozioni da speleologo nel racconto sugli incantati zufolii del Ponte sul lago del Subiolo.

L’incontenibile apologia della necessità di ritorno alla cultura dell’invisibile di Roberto Popi Frison si è vestita di una verve da salbaneo e di una malizia da baldriche: da animatore del territorio romanotto, da esperto favolista popolare, da sceneggiatore e traduttore di fole, l’intervento di Frison sul mondo del mistero è stato condito con una documentata improvvisazione e con uno sdoganamento espressionista del dialetto veneto.

Ma l’importante eredità storica romanotta è stata decifrata al pubblico da Simone Cavallin, insegnante, giornalista e scrittore, ma soprattutto giovanissimo appassionato studioso che ogni comunità ambirebbe annoverare tra i propri cittadini: la storia del drago Tarantasio è stata ricollegata da Cavallin al mito originale di Ezzelino da Romano con una curiosissima digressione finale di araldica.

E’ infine trapelato nell’etere il sentito trasporto con cui il nativo dell’altipiano di Asiago Ivan Baù ha raccontato la leggenda dei 4444 scalini di Cala del Sasso: di fatto un inno all’amore, che è suonato ancor più coinvolgente dalla voce dell’inventore di applicativi tecnologici all’avanguardia per esplorare il territorio. A significare che la forza della leggenda cavalca vincente il media crossing.

Radio Mistero è un cammeo regalato da Gigi Ferrari e Michela Menegus e messo in opera da  Radio Vicenza nell’ambito della rassegna regionale Veneto Spettacoli di Mistero.

Per chi desiderasse conoscere ed ascoltare dal vivo i protagonisti vicentini di questo evento mediatico ecco il calendario dei prossimi appuntamenti della rassegna regionale www.spettacolidimistero.it:

- Sabato 2 novembre 2013

Ars in Mystyerium Asiago 4U Mistery

Sala della Reggenza di Asiago

ore 18 Inaugurazione della mostra con Roberto Frison e Ivan Baù

- Venerdì 8 novembre 2013

In taberna quando sumus

Locanda al Leone  a Romano d’Ezzelino

ore 20.30 Serata di racconto enogastronomica con Roberto Frison e Simone Cavallin

- Sabato 9 novembre 2013

Il bosco delle fate

Parco di Villa Caffo a Rossano Veneto

ore 16.30 Percorsi di racconti con Roberto Frison

- Sabato 9 novembre 2013

Le Diavolerie delle Risorgive

Villa Chiericati Terreran a Bolzano Vicentino

ore 20 Cena letteraria con Tommasino Giaretta e Michela Menegus

- Venerdì 15 novembre 2013

Leggende in bicicletta

Villa Canal a Grumolo delle Abbadesse

ore 20.30 Intrattenimento letterario con Roberto Frison, Simone Cavallini e Michela Menegus

- Venerdì 22 novembre 2013

La figura del Contastorie tra timori ancestrali e paure moderne

Villa Maffei – Cantina Costalunga a Castegnero

ore 20.30 Recital con Tommasino Giaretta, il gruppo Teatrale I Semprepiùverdi e Michela Menegus

- Sabato 30 novembre 2013

Le leggende e i Misteri dell’Altopiano

Sala della Reggenza di Asiago

ore 20.30 Serata culturale di racconti sulle leggende e i misteri dell’Altopiano con Roberto Frison, Simone Cavallin e Margherita Michelazzo

- Sabato 30 novembre 2013

Misteri DiVini

Villa Canal a Grumolo delle Abbadesse

ore 20.30 Intrattenimento eno-letterario con Tommasino Giaretta e Michela Menegus

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“Al via la V edizione del VICENZA ROCK CONTEST”

“Al via la V edizione del VICENZA ROCK CONTEST”

7 Ottobre 2013

Al via la V edizione del VICENZA ROCK CONTEST

Riparte il contest di musica d’autore con nuovi premi “band incentive”

Il 26 ottobre alle ore 21 allo Your time in Strada Marosticana a Vicenza s’inaugura la prima serata della del Vicenza Rock Contest, rassegna musicale di rock d’autore ideata dall’Associazione Culturale MrX Promotion. A infrangere le barriere del suono ci penseranno le prime sette band – Operadombre (da Treviso), Mormone’s Band (da Vicenza), Giustus (da Vicenza), Proposte Oscene (da Vicenza), Lubrification (da Modena), Ampia Visione (da Vicenza), Dry (da Vicenza) – , selezionate da Luca Norcia, presidente di MrX Promotion e direttore artistico di un contest che la scorsa edizione ha coinvolto nella passata edizione oltre una sessantina di gruppi.

Il Vicenza Rock Contest, ormai giunto alla sua quinta edizione, non è da considerare un semplice calendario di serate di musica no cover presso i disco bar. Ormai l’esperienza del contest ideato e diretto sempre dal fondatore  Luca Norcia è diventata un fenomeno sociologico e culturale che si sta diffondendo nel vicentino e nel Veneto.

E’ stata infatti una delle prime rassegne ad incentivare a esperienze fusion ed interattive con gli altri festivals della provincia. Lo si riconferma anche quest’anno con l’aumento dei premi, tra l’altro prestigiosi in considerazione del fatto che l’iscrizione per le bands è gratuita:

- il primo gruppo classificato, oltre alla registrazione in uno studio professionale di 24 ore in 3 giorni, suonerà d’ufficio al FERROCK e avrà uno spazio dedicato su tre uscite in una rivista specializzata

- il secondo gruppo classificato, oltre alla registrazione in uno studio professionale di 16 ore in 2 giorni, suonerà d’ufficio al VILLAZZAROCK e avrà uno spazio dedicato su due uscite in una rivista specializzata

- il terzo gruppo classificato suonerà d’ufficio al PERAROCK e avrà  uno spazio dedicato su un’uscita in una rivista specializzata

- il gruppo che otterrà il Premio Rivelazione suonerà al SOCOROCK

- il gruppo che otterrà il Premio della Critica suonerà allo SPIOROCK

- il gruppo che otterrà il Premio Ferrock assegnato dalla direzione artistica del Ferrock suonerà al FERROCK

Seguono poi il Premio della Giuria Popolare ed i riconoscimenti per le tre canzoni più belle, per i tre cantanti più bravi, per i tre migliori strumentisti fra tastieristi, bassisti, chitarristi, batteristi.

A questi riconoscimenti si aggiungono due nuovi premi “festival”: il premio MIGLIOR GRUPPO VICENTINO che consentirà al un gruppo di suonare all’Isolon Festival di Chiuppano ed il premio MIGLIO GRUPPO METAL che permetterà alla band vincitrice di partecipare come ospiti al RKT RocKontesTonezza .

Ma il Rock Contest di Luca Norcia nasce come movimento di cultura ed educazione musicale e lo dimostra con decisione in questa edizione stabilendo un rapporto di sinergia artistico-didattica con la Scuola di Musica – Centro Artistico Apolloni di Altavilla. Non solo i docenti del Centro Musicale entreranno a far parte delle giurie delle numerose serate, ma saranno istituiti dei premi formativi; sono previsti infatti un premio QUICK BAND che consiste in una consulenza one-shot ad opera degli stessi su come incrementare la tecnica e l’armonia musicale della band, ed un premio BAND INCENTIVE che consiste in cinque lezioni, sempre presso la Scuola di musica Apolloni, su come migliorare la sintonia musicale e l’affiatamento del gruppo. In definitiva dei percorsi per far crescere artisticamente dei giovani talentuosi.

Le selezioni al VICENZA ROCK CONTEST sono ufficialmente iniziate e sono già una quarantina i gruppi ammessi, di cui trenta di Vicenza, ma le bands di ogni genere e nazionalità, purché facciano musica originale, hanno ancora tempo per partecipare perché presumibilmente le iscrizioni chiuderanno per dicembre.

MrX Promotion: www.mrxpromotion.altervista.org

 

 

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“Formazione continua: Master in Pianificazione e gestione del PRODOTTO TURISTICO”

“Formazione continua: Master in Pianificazione e gestione del PRODOTTO TURISTICO”

3 ottobre 2013

Formazione continua: Master in Pianificazione e gestione del PRODOTTO TURISTICO

http://www.beniculturali.unipd.it/www/corsi/master-turismo/testimonianze

MICHELA MENEGUS

Con una laurea in Lingue e Letterature Straniere ed una specializzazione nell’export management, ho intrapreso una carriera in ambito industriale settore marketing e vendite fino al 2008. Dopodiché la mia inclinazione umanistica, l’interesse per la cultura territoriale e per l’enogastronomia mi hanno fatto virare verso la direzione del mktg applicato al territorio ed al turismo. Ho conseguito nel 2009 il Master in Governance delle Risorse Turistiche e Territoriali presso l’Università degli Studi di Padova, facoltà di Archeologia, percorso di studi post lauream che mi ha formato alla progettazione del prodotto turistico mediante la valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale locale e mi ha addestrato alla governance dei sistemi, delle componenti umane e delle risorse culturali del territorio. Nel 2011 è seguito il diploma professionale di sommelier A.I.S. (Associazione Italiana Sommeliers) per dare una forma ad una passione coltivata negli anni.

Dal 2009 opero come freelancer nell’ambito delle strategie di comunicazione e di marketing per aziende, enti territoriali e non, liberi professionisti, associazioni non-profit, creando piani di promozione come organizzatore di eventi e campagne pubblicitarie, occupandomi di comunicazione come ideatore di branding e copywriter multilingue, e soprattutto facendo progettazione culturale principalmente nel campo agro-alimentare e artistico-letterario.

All’attività professionale affianco l’impegno di volontariato culturale come Vicepresidente dell’associazione turistica Pro loco di Bolzano Vicentino, come Consigliere della Condotta Slow Food di Vicenza, come Presidente fondatore dell’Associazione Culturale di arti figurative e cultura
territoriale BOLArt© a Bolzano Vicentino.

Per saperne di più: www.menegusmichela.cominfo@menegusmichela.com

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“Buona prassi di mktg territoriale tra pubblico e privato”

“Buona prassi di mktg territoriale tra pubblico e privato”

18 aprile 2013

Open DE.CO. in Tour, 16 Maggio a Villa Cordellina a Vicenza

Open Source in Tour 2013, è un progetto di Studio Storti Srl d’incontri formativo divulgativi indirizzati alle Pubbliche Amministrazioni.

L’appuntamento di Montecchio Maggiore, patrocinato dalla Provincia di Vicenza e dal Tavolo di coordinamento delle DE.CO. (prodotti agroalimentari di Denominazioni Comunali) Vicentine, sarà una giornata di discussione dedicata ai Comuni per confrontarci sulle opportunità offerte dall’Open Source e sulla normativa in vigore.

Quale migliore occasione per promuovere le eccellenze tra i sapori vicentini se non quella di avere un Parterre de rois di istituzioni?

Il connubio tra l’attività di Studio Storti verso gli Enti Pubblici e le DE.CO. Vicentine porta alla nascita dell’OPEN DE.CO. un light lunch standing buffet tutto a base di prodotti vicentini… un buffet che parla di noi, del nostro territorio e della nostra storia.

Grazie alla collaborazione di Menegus Michela, esperta di marketing territoriale e profonda conoscitrice del mondo DE.CO., abbiamo individuato una ventina e più di prodotti tipici per creare un menù d’eccezione tutto Made in Vicenza!

Si apre la giornata con i succhi di frutta BIO della Val Leogra e le torte di ciliegie di Castegnero passando dal miele di tarassaco di Conco ai Maranei di Costabissara.
Dopo la sessione di lavori mattutina l’appetito sarà stuzzicato da inconsueti appetizers: l’abbinamento di sfoglie di farina di mais di Isola Vicentina con il formaggio di Castelgrotta di Schio, il carpaccio di carne secca di Lusiana con le patate in fetta di Montefaldo, la frittatina di sopressa di Valli del Pasubio con la composta di radicchio di Asigliano, i muffins di asparago bianco di Marola, la crema di carota bianca di Monticello Conte Otto ed un inedito sorbetto all’olio dei Colli Berici.
A rinforzare il buffet provvederanno poi il pasticcio di piselli di Lumignano e formaggio Verlata di Villaverla, la bondola di Torrebelvicino con il cotechino di Lonigo su letto di crema di mais Marano con la mostarda di Montecchio Maggiore.
E per terminare con un tocco di dolcezza, ci sarà il semifreddo al mandorlato di Lonigo e il gelato di riso di Grumolo delle Abbadesse con le ciliegie sciroppate di Chiampo.
Vini… possono mancare? … Certamente no … Ascledum di Schio, Arcadia di Castegnero, Vino Sirak di Nanto, Grappa Clinto di Costabissara … Il tutto annaffiato dall’acqua Lora di Recoaro.

L’esperienza gastronomica sarà orchestrata dallo chef Amedei Sandri affiancato dagli allievi dell’Istituto Alberghiero San Geatano di Vicenza.

Un tour di sapori tutto DE.CO. che apre le porte alla filosofia Open Source per creare uno stretto legame tra chi porta innovazione tecnologica e gli Enti Pubblici come verrà illustrato nelle case history della Provincia di Vicenza, ULSS 6 di Vicenza, ULSS 5 Ovest Vicentino, del Comune di Verona e del Comune di Orgiano che parleranno delle soluzioni da loro adottate per innovare risparmiando.

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” Finally, my projects surfing on the web … “

“Viviamo tutti sotto lo stesso cielo,
ma non abbiamo gli stessi orizzonti”
(Konrad Adenauer)

1 aprile 2013

Soluzioni visionarie per ogni realtà

Con una grafica dinamica e attraverso evocative immagini, il nuovo sito di MENEGUS MICHELA narra storie di azioni di marketing e programmi di comunicazione concepiti e realizzati per le imprese private e per il territorio durante i primi tre anni di intensa attività progettuale. I nostri destinatari: coloro che, seminando utopie, vogliono raccogliere realtà … (cit. adat. di Carlo Petrini).

Pensiamo ed agiamo a lunga gittata

Essere visionari significa vedere oltre, rielaborare i concetti, ri-contestualizzare le idee, proiettare degli scenari.
Molto spesso basta alzare di poco lo sguardo o voltarsi per capire quale strada è la più adatta per valorizzare un prodotto; quasi sempre bisogna adattare la prospettiva e scavare nell’essenza delle cose per far emergere la positività che esse recano intrinsecamente. Senza forzature e sempre con molta onestà intellettuale, perché le soluzioni proposte ai clienti devono essere vestite come una seconda pelle dagli stessi.
In un serio percorso di consulenza strategica l’esperto agisce come un mentore, suggerendo dei contenuti nuovi a forme già in uso oppure dando una forma inedita a concetti in incubazione.
Perché se l’autopromozione è una prerogativa di tutti, il marketing, ovvero l’esercizio proficuo della promozione, oggi può essere alla portata di tutti.
Diventa infine più efficace solo se è sotteso da un progetto a lungo raggio, supportato da idee innovative, originalmente e costantemente animato.

Cre-attività condita con efficienza ed efficacia

L’armonia è un risultato possibile, ma è  il frutto di una costante applicazione, di un’appassionata dedizione, di un’impeccabile organizzazione.
Lo studio MENEGUS MICHELA idea e realizza progetti per il marketing e la comunicazione d’impresa mettendo in opera un paradigma di valori che da sempre lo distingue:

  • proattività modulata
  • coerenza incondizionata
  • perseveranza coraggiosa
  • incisività garbata
  • professionalismo etico
Prodotti strutturati e servizi erogati 

MENEGUS MICHELA è un impresa specializzata in strategie di marketing e di comunicazione aziendale, turistico-territoriale, culturale per aziende, professionisti, enti territoriali e non, Pubblica Amministrazione. Contingentemente con l’ausilio di una rete di professionisti del settore eroga servizi di:

  • corporate consult: filosofia e identità aziendale e di marchio
  • project conception & management
  • event & show planning
  • PR & press agent
  • copy & ghostwriting
  • multilingual copywriting & translations
  • sommellerie expertise

 

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