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Tag Archives: pittura

“Termina L’Arte è di casa, continua l’expo di Michela Rompato”

“Termina L’Arte è di casa, continua l’expo di Michela Rompato”

Termina L’Arte è di casa, continua l’expo di Michela Rompato

Giovedì 31 maggio l’aperitivo finale della rassegna culturale all’Hotel Da Porto

Si conclude giovedì 31 maggio alle ore 18.45 la rassegna “L’arte è di casa, proposta culturale tutta vicentina promossa dall’Hotel Da Porto con lo scopo di dar voce e visibilità ai talenti vicentini tra i lavori dell’artista Michela Rompato, autrice del progetto di arredo artistico per i rinnovati ambienti dell’Hotel Da Porto.

Gli appuntamenti culturali del giovedì, che hanno visto alternarsi gli autori Flavio Dall’Amico, Gianni Lorenzi, Manuela Tamburin, Edoardo Gallo in sagaci conversazioni condotte dal giornalista Alessandro Scandale, hanno riscontrato un crescendo di interesse e di consensi tra i vicentini: riflessioni ad alta voce su intime storie di vita e su persone straordinariamente comuni, che rimandano al sentire di Michela Rompato e che trovano espressione nei suoi manufatti artistici: tele, installazioni, opere sperimentali …. .

L’ultimo aperitivo letterario vede protagonista Monica Vaccaretti, una scrittrice con un impressionante curriculum di premi e menzioni speciali in numerosi concorsi letterari in tutta Italia, la quale ha appena pubblicato la sua seconda raccolta di racconti “Il tempo di un fiocco di neve”.  La formula dello incontro, che prevede sempre un momento conviviale offerto dal Management dell’Hotel, si arricchisce questa volta con l’interpretazione dei brani della Vaccaretti ad opera del lettore espressivo Domenico Mancuso e del musicista Alessandro De Gobbi.

Durante la pausa estiva rimarrà comunque la possibilità di accedere liberamente all’Hotel Da Porto per apprezzare le opere d’arte di Michela Rompato in un percorso facilmente fruibile anche mediante una app gratuita bilingue, italiano e inglese, scaricabile in loco.

Ingresso libero e gratuito, ampio parcheggio gratuito all’interno della struttura.

31 maggio 2018 | ore 18.45 | Hotel Da Porto, Viale del Sole 142, Vicenza

L’installazione “L’Itinerante” e i quadri “Le Querce” di Michela Rompato all’Hotel Da Porto .

Foto Alberto Massignan.

 

 

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“L’arte è di casa al … Da Porto”

“L’arte è di casa al … Da Porto”

L’arte è di casa al … Da Porto

L’hotel vicentino apre al pubblico con gli aperitivi letterari del giovedì tra le opere di Michela Rompato

Già lo scorso gennaio l’Hotel Da Porto aveva aperto le porte al pubblico locale ed internazionale in occasione della festa per il recentissimo restyling dei suoi ambienti impreziositi dal progetto di complemento di arredo artistico dell’artista vicentina Michela Rompato. In realtà, poi non le aveva più chiuse perché ad oggi permane l’esposizione temporanea liberamente visitabile di una selezione di opere su tela e di installazioni di Rompato, nel contempo impegnata in nuovi progetti espositivi tra le Venezie e la Sicilia.

Ma la proposta culturale, domiciliata al Da Porto ed integrata con l’offerta turistica, si spinge oltre a partire da questa settimana: da giovedì 19 aprile fino a fine maggio, quasi ogni giovedì, nelle sale della struttura ricettiva si alterneranno autori locali di prosa e di poesia a dialogare con le opere di Michela Rompato tra atmosfere di luci e ombre.

“Con l’idea di continuare a valorizzare il patrimonio culturale ed i talenti del territorio non potevamo non pensare di omaggiare anche l’arte nella quale si cimentò anche il nobile vicentino Luigi Da Porto, a cui è titolato il nostro hotel e che, ci piace sempre ricordare, è stato il letterato ai cui scritti Shakespeare si è ispirato per creare il celeberrimo dramma di Romeo e Giulietta” – anticipa il Direttore Carlo Alberto Candia.

“Per l’ideazione di questa nuovo percorso culturale” – spiega Michela Rompato – “ci siamo affidati alla promotrice territoriale Michela Menegus che ha operato in stretta sinergia con il giornalista Alessandro Scandale, profondo conoscitore del fervido humus letterario del Vicentino, affinché si componesse una rosa di autori i cui contenuti letterari fossero in assonanza con i messaggi dei miei lavori”.

Gli scrittori, che siederanno nei salotti del Da Porto dialogando con il giornalista Scandale e che intrecceranno le loro parole con le rappresentazioni visive di Michela Rompato saranno:

Flavio Dall’Amico e il suo nuovo romanzo “Finalmente” | Giovedì 19 aprile 2018  ore 18.45

Gianni Lorenzi e il suo nuovo romanzo “Quando arriva la sera” | Giovedì 3 maggio 2018 ore 18.45

Manuela Tamburin e il suo nuovo romanzo “La vita quando ci sorrideva” | Giovedì 10 maggio 2018 ore 18.45

Edoardo Gallo e le sue poesie da “E’ solo Poesia” | Giovedì 17 maggio 2018  ore 18.45

Monica Vaccaretti e i suoi racconti da “Il tempo di un fiocco di neve” | Giovedì 31 maggio 2018  ore 18.45

A conclusione di ogni frequentazione, come in ogni casa vicentina che si rispetti, gli ospiti non saranno lasciati andare via senza aver bevuto qualcosa assieme a memento dei momenti trascorsi assieme.

Gli aperitivi letterari del giovedì saranno dunque un crocevia di testimonianze, prima che letterarie di vita vissuta, così come racconta la stessa artista Michela Rompato con la sua istallazione “L’itinerante”, collocata giusto nella hall dell’hotel: la vita è un viaggio, fatto di individui ed esperienze, che si possono sfiorare, intersecare, per poi forse allontanarsi o addirittura ritrovarsi … magari al Da Porto.

19 aprile e 3 -10-17-31 maggio 2018 | ore 18.45

Hotel Da Porto, Viale del Sole 142, Vicenza

Ingresso libero e gratuito

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SottoZero

SottoZero

SottoZero | Progetto artistico “SottoZero” di Michela Rompato

Venerdì 8 Dicembre 2017 Ore 17.00 Vernice nella Camera del “Figliuol Prodigo” di Palazzo Valenti Gonzaga:
- Benvenuto al contesto museale di Palazzo Valenti Gonzaga a cura di Alfonso Rocco Linardi.
- Presentazione del progetto espositivo “SottoZero” a cura di Michela Menegus.
- Intervento dell’artista Michela Rompato.

A seguire: Brindisi inaugurale nei locali espositivi della Ghiacciaia di Palazzo Valenti Gonzaga.

Apertura del percorso espositivo nella Ghiacciaia del Palazzo.

INGRESSO LIBERO

Per Info:

Casa Museo Palazzo Valenti Gonzaga, Via Pietro Frattini, 7
0376 364524
info@valentigonzaga.com
www.valentigonzaga.com

Organizzazione a cura di:
Menegus Michela
328 9115485
michela.menegus@menegusmichela.com info@menegusmichela.com
www.menegusmichela.com

Michela Rompato
https://michelamenegus.wixsite.com/michelarompato
https://www.facebook.com/RompatoMichela/

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“L’arte dubbiosa di Alessandro Beggio”

“L’arte dubbiosa di Alessandro Beggio”

Con la certezza del colore e con forme provvisoriamente senza contenuto Alessandro Beggio reimposta la realtà

Sabato 21 ottobre alle ore 18.00 si inaugura l’esposizione personale del pittore Alessandro Beggio “Elogio al dubbio” presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Vigardolo. L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale BOLArt e promosso dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Monticello Conte Otto.

A tre anni dall’ultima fuoriuscita artistica in solitaria, l’esposizione “Astrattamente reale” tenutasi a Thiene nel 2014, ci si ritrova oggi innanzi ad un nuovo capitolo dipinto dall’artista nel corso di questo intervallo di tempo.

Il percorso di “Astrattamente reale” era stato definito come una forma di epistemologia – ovvero di conoscenza – della realtà a partire dal dato sensibile, condotta con una forma mentis svincolata dalla figura e ancorata al cromatismo.

Con Elogio al dubbio, Alessandro Beggio aggiunge un paio di tasselli a questo suo quadro, svelandoci l’assunto da cui parte il suo impeto creativo: il principio e la fine di tutto è il dubbio, l’unica certezza è la scelta cromatica di base operata dall’artista. Ed è su questa prima operazione di natura creativa che Beggio inizia il suo percorso di conoscenza, ma anche di comunicazione della realtà.

Fugando subito il fatto che l’arte di Beggio non è strettamente concettuale e che quindi il dubbio a cui si riferisce non è di matrice razionalista, si potrebbe suggerire un’interpretazione psicologica dell’inedita tavolozza di Beggio, mutuando la teoria dei colori come approcci diversi al reale del medico Edward De Bono.

Il colore nero di Beggio ora contiene dei volumi, ora separa le zone di colore, ora compare come macchia, ora si presenta come un graffito. Il nero è una forma di pensiero negativo ma di tipo logico, nel senso che non è emozionale. Il nero agisce come il dubbio: tende a confutare la verità dei fatti rappresentata dalle macchie bianche opache. E’ una forma critica che mette in luce in evidenza aspetti negativi motivandoli con ragioni, quindi di fatto limita la negatività.

In questa recente produzione di Beggio si notano segni rossi incisivi e ampi volumi rosa, i colori dell’emotività, ovvero degli aspetti non razionali del pensiero, che sottendono una forma di comunicazione che giustamente non è né deve esser giustificata e che è spesso associata all’elemento muliebre. Liberando l’emotività dal falso pregiudizio di esser un ostacolo del pensiero e sdoganandola invece come una componente dei processi cerebrali, essa si traduce in tendenze istintive e in comprensione immediata di un contesto, prerogativa tipicamente femminile e propria di grandi sensibilità che vedono oltre le barriere e che riescono ad accettare nuove prospettive.

Si allargano poi i volumi del giallo, dell’ocra sporcati dal marrone, indicatori di solarità, di pensieri proiettati al futuro, quindi di sperimentazioni, di congetture e di interpretazioni positive, condotte con disinteresse e volte a cogliere le opportunità nei cambiamenti.

Questi gialli si espandono talvolta nel verde, colore della creatività per eccellenza, ma che in questo momento Alessandro propone con cautela. Egli infatti supervisionata il concerto cromatico con il distacco e la freddezza suggeriti dal colore blu e dal colore melanzana, sapientemente utilizzati per stemperare eccessi e per invitare a una sintesi: non a caso la Composizione blu è l’immagine ufficiale di questa esposizione.

Il risultato è che nella struttura della comunicazione di Beggio il colore detta il ritmo, mentre la forma a volte può assumere un contenuto, a volte essa rimane in cerca di un significato: di qui parte la sfida che il nostro painter indipendente lancia all’estimatore dell’opera. Ecco quindi il dubbio concepito come metodo di ricerca aperta, chiaramente apprezzabile nelle composizioni che il Nostro definisce asemantiche.

Un’altra conclusione è che nella metodologa di Beggio, fatta di visioni a volo d’uccello, di prospettive rovesciate, di scomposizioni, l’esito dell’indagine può arrivare al “grottesco”, ovvero a quell’elemento inspiegabile che suscita reazioni contrastanti.

Ecco dunque il dubbio che l’artista instilla allo spettatore, mettendolo in guardia dall’apparenza che de-forma la realtà, come accede nel ciclo dei manifesti strappati, dove la realtà diventa stratificazione del vissuto delle cose e delle persone.

Ecco infine che si trova innanzi a quel pensiero laterale che non sostituisce la logica del pensiero verticale, ma la integra smascherando le idee dominanti, scorporando le complessità, giocando con le combinazioni casuali, re-incorniciando il contesto. Cosi Alessandro Beggio è generatore di nuove interpretazioni del mondo esplorando possibili filoni multidirezionali.

L’arte di Beggio è un’arte dubbiosa perché è generatrice di dubbi positivi, non di cero un’arte insicura, perché si è confortati da una certezza: non v’è alcun dubbio che dopo quasi quarant’anni di attività come pittore e maestro Alessandro Beggio sia un punto di riferimento per l’arte vicentina, riconosciuto ufficialmente per il suo talento, apprezzato per la sua sensibilità, ammirato per la sua umile capacità di farsi incubatore di idee e di istanze sociali, invidiato per quella sua versatilità che lo vede spaziare e sperimentare nelle varie discipline artistiche con estrema disinvoltura e con risultati immediati e più che apprezzabili.

L’esposizione sarà visitabile fino al 29 ottobre con i seguenti orari: da martedì a domenica dalle 16.00 alle 19.00; sabato e domenica anche mattino dalle 10.00 alle 12.00. Un finissage alternativo è fissato per venerdì 27 ottobre alle ore 20.45 con l’intrattenimento “Abbiate dubbi” a cura dell’attore Marcello De Boni.

Elogio al Dubbio | 21-29 ottobre 2017 |Chiesa di Santa Maria Assunta di Vigardolo – Monticello Conte Otto (Vicenza)

 

Alessandro Beggio

Nato a Vicenza il 13 ottobre 1951, Alessandro Beggio consacra la sua vita lavorativa all’artigianato orafo. Parallelamente risponde alla sua vocazione artistica cominciando a frequentare attivamente e ininterrottamente sin dal 1979 il circolo di pittura “La Soffitta” di Vicenza.  A “La Soffitta” inizia come allievo per poi diventare nei decenni successivi membro del Direttivo e “coach” per dei nuovi adepti.

Formatosi sotto la guida del Maestro Otello De Maria dopo i primi anni di lavoro nel campo della pittura figurativa e dopo aver sperimentato le tecniche tradizionali dell’olio, dell’acquarello, dell’incisione, egli trova la sua più spontanea espressione nell’astrattismo a tecnica mista, prediligendo la fusione di sabbie, polveri di marmo e colori acrilici. Oggetto principale della sua ricerca pittorica è il paesaggio urbano della società postindustriale, privato della presenza umana ma segnato dall’antropizzazione.

Da qualche anno si è avvicinato al mondo delle arti plastiche, cimentandosi nella modellazione a creta e nella decorazione della ceramica.

La curiosità di Beggio verso il mondo lo spinge a coltivare tecniche d’indagine diverse dalla pittura, in particolare la fotografia. Specializzato in fotografia subacquea, alcuni dei suoi scatti sono conservati al Musée Nicéphore-Niépce Museo della fotografia di Chalon-sur-Saône (Borgogna, Francia) oggetto di omaggio della Municipalità di Vicenza alla prestigiosa istituzione francese.

Alcune delle sue tele pittoriche sono invece conservate presso il Museo Fogazzaro di Montegalda (Vicenza) e presso le sedi comunali di Thiene (Vicenza) e di Carmignano di Brenta (Vicenza).

A causa della sua indole sfuggente alle luci della ribalta, rare sono le sue partecipazioni a concorsi pittorici; tuttavia ai pochi e selezionati a cui ha preso parte, si è sempre distinto per la qualità della produzione e l’ardire della sperimentazione. Tra questi si ricordano:

TERZO Premio – 2011 Concorso Nazionale di Pittura “Antonio Fogazzaro” Città di Vicenza

SECONDO Premio – 2007-  Estemporanea di pittura “Scorci a Maddalene” – Maddalene – Città di Vicenza

PRIMO Premio SEZIONE PITTORICA – TERZO Classificato Generale – 2004 Concorso Collettiva di arti “Rinati dall’acqua” Chiesa Araceli Citta’ di Vicenza

Hanno scritto su di lui: Salvatore Maugeri, Maria Pia Ferraguti, Maria Grazia Martina, Giuliano Menato, Davide Piazza, Michela Menegus Paulin.

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“EMERSIONI”

“EMERSIONI”
EMERSIONI
Eventi in corso tra i lavori di Michela Rompato
con il Patrocinio del Comune di Vicenza7-8-9 aprile 2017Casa Gallo | Spazio Scarpa
Palazzo Brusarosco Zaccaria
Contrà Porta Santa Croce 3 – VicenzaVenerdì 7 aprile 2017 ore 19.00-21.00
Note sulle Anime: aperitivo musicale
con il sassofonista Mauro Baldassarre

Sabato 8 aprile 2017 ore 17.00
La “spola” da Rompato a Rompato:
la poesia di Romana e l’arte pittorica di Michela
benvenuto del Direttore Mario Bagnara
introduzione della Dott.ssa Michela Menegus Paulin
intervento dell’artista Michela Rompato

Domenica 9 aprile 2017 ore 11.00
Le EMERSIONI di Michela Rompato
alla luce di Carlo Scarpa
intervento dell’Arch. Ruggero Marzotto

INGRESSO LIBERO E GRATUITO
all’esposizione e agli eventi

Apertura al pubblico dell’esposizione:
Venerdì: ore 18.00-21.00
Sabato e Domenica: ore 10.00-12.00/15.00-19.00

I momenti conviviali offerti saranno impreziositi dai prodotti della Fattoria Sociale Il PomoDoro onlus e dai vini della Cantina Pegoraro.

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“sotterranea: l’inatteso progetto espositivo di Michela Rompato”

“sotterranea: l’inatteso progetto espositivo di Michela Rompato”

“sotterranea: l’inatteso progetto espositivo di Michela Rompato”

Sabato 26 novembre 2016 alle ore 17.30 nella Galleria d’arte moderna ex-chiesa di Santa Maria Maddalena di Thiene s’inaugura la prima personale di Michela Rompato.

Pittrice vicentina prevalentemente autodidatta, Rompato si avvicina al mondo della pittura seguendo i corsi del maestro Vincenzo Ursoleo. Rifugge il figurativismo tout-court e la costante ricerca di resa pittorica è tesa al suo superamento, anche mediante la pratica di una pittura ricercatamente materica dove i prediletti colori acrilici si fondono dapprima con polveri e smalti per poi esser incorporati in garze, corde, tessere di perle e tutto ciò che di materiale possa esser suscettibile di trasposizione concettuale, evolvendo in parallelo una continua ricerca nell’uso del colore puro. I quadri di Rompato propongono delle vere e profonde riflessioni sull’esistenza di ogni singolo individuo: dalla dimensione della tela, l’artista approda ad opere tridimensionali e “solide”, esaltate anche dall’utilizzo di supporti ed installazioni progettati e costruiti ad hoc.

L’esposizione di Rompato si pone come un evento innovativo partendo in primis dalla proposta del materiale artistico, che alterna quadri acrilici ad opere tridimensionali e installazioni supportate da strutture in ferro, nell’intenzione di suggerire al pubblico diversi percorsi relazionali in un continuum di astrazioni e di spazi. Dall’inatteso layout, si arriverà poi al momento della vernice che esulerà la classica drammaturgia:l’esegesi emozionale dei lavori esposti, attraverso i suoni della musica dell’anima dal sax di Mauro Baldassarre e attraverso le letture di voci “emergenti dal buio”, predisporrà il pubblico in maniera inaspettata alla fruizione delle opere, svelate, in ultima battuta, nella loro portata artistica e nella loro tecnica dal critico d’arte Francesca Rizzo.

“Perché – come osserva Francesca Rizzo – nella sua arte Rompato crea un percorso avvincente di parallelismi fra un livello “visibile”, tangibile, ed uno “sotterraneo” a cui ella vuole dare forma”.

“La strada che porta all’astrazione” spiega sempre Rizzo – “per Michela Rompato passa per un albero. Un albero che appare smaterializzato, trasfigurato su fondi oro e argento: è il punto di ricongiunzione tra la terra, dove affonda le radici, e il cielo, verso cui si protendono i rami. Da qui parte la sua ricerca di linee orizzontali e verticali utilizzate secondo un ritmo armonioso. Se guardiamo attentamente la pittura di Rompato vediamo infiniti mondi creati da variazioni sottili di spessore, stucchi lavorati a spatola, garze, perle diverse per luminosità, colori puri stesi con una varietà attenta di pennellate incrociate. Il tutto partendo da una natura che è espressione di forze opposte mantenute in equilibrio. Nella “pittura delle tessere”, potenzialmente riproducibili all’infinito, possiamo scoprire che ogni settore racchiude un mondo, unico e indipendente, connesso allo spazio più prossimo da una trama dorata”.

L’esposizione ad ingresso libero sarà aperta dal 26 novembre al 4 dicembre con i seguenti orari:

sabato e domenica: 10-12/16-19 – lunedì, martedì, giovedì, venerdì: 16-19 – mercoledì chiuso

Per informazioni:  www.menegusmichela.com – Pagina Facebook: Michela Rompato.

 

sotteranea: incroci pittorici in equilibrio dinamico – Personale dell’artista Michela Rompato

sabato 26 novembre 2016 – domenica 4 dicembre2016

Vernice: sabato 26 novembre 2016 ore 17.30

Orari di apertura: sabato e domenica: 10-12/16-19 | lunedì, martedì, giovedì, venerdì: 16-19 | mercoledì chiuso

Galleria d’arte moderna ex-chiesa di Santa Maria Maddalena – Via Santa Maria MaddalenaThiene (Vicenza)

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“sotterranea”

“sotterranea”
sotteranea
incroci pittorici in equilibrio dinamico

Personale dell’artista Michela Rompato

sabato 26 novembre 2016 – domenica 4 dicembre 2016

Orari di apertura sabato e domenica: 10-12/16-19
lunedì, martedì, giovedì, venerdì: 16-19 mercoledì chiuso

Vernice: sabato 26 novembre 2016 ore 17.30

con

Musica dall’anima: il sax di Mauro Baldassarre

Emersioni: “lettura”espressiva di opere

Momento critico: recensione a cura di Francesca Rizzo

Galleria d’arte moderna ex-chiesa di Santa Maria Maddalena
Via Santa Maria Maddalena
Thiene (Vicenza)

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“Viaggi da remoto con i quadri di Mario Lazzaro”

“Viaggi da remoto con i quadri di Mario Lazzaro”
Viaggi da remoto con i quadri di Mario Lazzaro

Quando la ricerca del bello nell’arte diventa esperienza materialmente statica.

Dal 2 al 10 aprile 2016 l’associazione culturale BOLArt attiva ormai da anni nel campo delle arti e della cultura territoriale, propone con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monticello Conte Otto, la personale di pittura di Mario Lazzaro nella pregevole sede espositiva della Chiesetta di Santa Maria Assunta a Vigardolo.

Artista bolzanese, orgogliosamente autodidatta con predilezione per la tecnica ad olio, Mario Lazzaro ama definirsi “pittore neo-impressionista” per la sua inclinazione a trasfigurare il paesaggio a partire dal dato oggettivo della fotografia. Perché così è stato il suo approccio con l’arte e poi con il mondo: senza maestri, una scatola di colori regalata, il legame con luoghi tanto distanti dalla sua realtà, universi rivissuti attraverso le cartoline, oggetto di culto vintage di un antico modo di viaggiare.

“Viaggi da remoto” è dunque la consacrazione al mondo di un pittore schivo e intimista che si espone al pubblico con una produzione che va dagli anni Ottanta fino ai giorni nostri, quasi all’insegna della misantropia pittorica: nessuna presenza umana tranne quella del “Io pictor” che dialoga tacitamente con la natura. Il percorso espositivo si risolve così in un continuum di diciotto paesaggi dove l’immaginario di Lazzaro spazia da altitudini montane fino a rilassanti acque, passando per caldi tramonti. Egli imprime sulla tela i magici momenti dei colori dopo un acquazzone estivo; traduce con delicatezza le architetture riflesse nelle acque; racconta a pennellate vigorose la contesa per il trionfo delle nuances autunnali in un bosco; trasporta in pittura il silenzio di cavalli che pascolano ad alta quota. I quadri di Lazzaro raccontano un’ammirazione naïve e silenziosa per la naturalità della vita declinata in tutte manifestazioni; i suoi lucenti dipinti parlano con forza sinestetica trascinando gli spiriti in una bucolica dimensione atemporale. La pittura di Lazzaro è dunque un viaggio mentale senza spostamento fisico, da remoto per l’appunto; a significare che la ricerca del bello nell’arte e nella vita si può tradurre in un’esperienza intimamente emozionale e concettuale, seppur materialmente statica.

L’evento s’inserisce nel più ampio progetto “iperBOLArt” atto a valorizzazione dei talenti individuali di BOLArt, un gruppo di artisti e intellettuali sopra le righe per l’appunto, in virtù della loro personalità e della loro formazione.  Il pittore Lazzaro sarà quindi affiancato nel finissage che si terrà alle ore 18 di domenica 10 aprile, momento in cui un compagno d’arte, l’attore Marcello De Boni interpreterà alcuni brani di letteratura di viaggio e d’immaginazione.


Esposizione: “Viaggi da remoto” – Esposizione personale del pittore Mario Lazzaro

Chiesetta di Santa Maria Assunta a Vigardolo di Monticello Conte Otto (Vicenza)

Ingresso libero

Durata: dal 2 al 10 aprile 2016

Orari:

martedì-domenica:16-19 – sabato e domenica anche la mattina:10-12  – lunedì chiuso

Curatrice: Michela Menegus Paulin – Informazioni: info@menegusmichela.com

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“A Monticello Conte Otto l’expo di BOLArt per riflettere sulle donne”

Il Dono - Foto di Alessandro Beggio
Sabato 5 marzo alle 17.30 s’inaugura la mostra multidisciplinare

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Monticello Conte Otto inizia apre i festeggiamenti per la Festa delle Donne già sabato 5 marzo alle ore 17.30 con l’inaugurazione di “Mulier – Riflessioni sull’essenza del femminile” un expo multidisciplinare organizzato dall’Associazione Culturale BOLArt nell’intima cornice della Chiesetta di Santa Maria Assunta di Vigardolo.

“Mulier” nasce come momento di riflessione sulla percezione della donna, sia come oggetto che come agente elaborato da un gruppo di artisti eterogeneo età, sesso, formazione e cultura, che hanno contribuito a compilare una sorta di indagine sociologa non scritta, raccontando l’Esser Donna attraverso le emozioni coloristiche della pittura, le istantanee di vita delle fotografie, il misticismo dell’arte iconografica, le sensazioni tattili della scultura.

Per la sezione pittorica espongono:  Pino Bassetto, Marcello De Boni, Marisa Girlanda, Gilda Guiotto, Mario Lazzaro, Graziella Poianella, Annadiana Vajenti, Agnese Vanzan, Laura Vitali, Biana Zanonanto.

Per la sezione fotografica espongono:Diego Albanese, Silvia Baldinato, Roberta Battaglia, Alessandro Beggio, Daniele Masi

Per la sezione iconografica espone:Maria Grazia Zampieri.

Per la sezione plastica espone: Alessandro Maggioni.

Sempre nella cornice della Chiesetta di Santa Maria Assunta, martedì 8 marzo alle ore 20.45 l’Amministrazione Comunale di Monticello Conte Otto tributerà un omaggio alle Donne offrendo l’intrattenimento letterario con cocktail finale “Un mondo di Donne” con lo scrittore e giornalista vicentino Tommasino Giaretta.

L’ingresso alla mostra ed agli eventi è libero e gratuito.

L’expo sarà visitabile fino a domenica 13 marzo 2016 con il seguente orario: Martedì-Venerdì: 16-19 /Sabato e Domenica: 10-12/16-19 /Lunedì chiuso.

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“MULIER”

Sabato 5 marzo ore 17.30 inugurazione di
MULIER
Riflessioni sull’essenza del femminile
Expo di arti pittoriche, plastiche e fotografiche a cura degli artisti di BOLArt.
Chiesetta di Santa Maria Assunta, Via Vigardoletto, Vigardolo di Monticello Conte Otto (Vicenza)

APERTURA:
5 – 13 marzo 2016

ORARI:
martedì – venerdì 16.00 -19.00
sabato – domenica 10.00 -12.00 / 16.00 -19.00
lunedì chiuso

Martedì 8 marzo alle ore 20.45
Intrettenimento letterario “Un mondo di Donne”
con lo scrittore Tommasino Giaretta
e con cocktail finale offerto
dall’Amministrazione Comunale per festeggiare le donne.

Informazioni:
www.comune.monticello.vi.it
www.menegusmichela.com

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