“La Natura è Donna”
Roberta Battaglia
“Ascolto e fotografo tutto … ma con gli occhi” (Roberta Battaglia)
Roberta Battaglia è un’artista trentenne il cui destino era già stato scritto sin da piccola quando vagava per le montagne a ridosso del bassanese – sua terra d’origine – con il borsone rosso contenente una Canon AT1, usata dal padre, e una vecchia Canon Instamatic 25, che stampava foto quadrate, e che Roberta utilizzava per inquadrare il suo primo mondo, quello “ad altezza bambino”.
La magia dal fotografare con una scatola di scarpe e sviluppare il rullino in camera oscura diventa poi perizia tecnica acquisita attraverso al corso di studi all’Istituto d’Arte “Michele Fanoli” di Cittadella con specializzazione in Grafica e, naturalmente, in Fotografia.
L’arte fotografica è da lei dapprima approcciata attraverso il paesaggismo, per essere in seguito integrata con la tecnica dello still life e del ritratto, soprattutto in bianco e nero, a cui è stata formata dal grande maestro tedesco Wowe (Wolfgang Wesener) con cui ella ha lavorato durante il periodo italiano tra Asolo e Cavaso del Tomba.
Nel 2010 fonda il suo studio fotografico.
“La Natura è Donna”
L’esposizione fotografica che s’inaugura sabato 8 ottobre alle ore 18 presso la Chiesetta di Santa Maria Assunta di Vigardolo di Monticello Conte Otto (Vicenza) è, di fatto, la prima personale in cui Roberta Battaglia parla silenziosamente del suo approccio alla vita.
Un atteggiamento fatto di curiosità e di osservazione delle esistenze di passaggio; un appostamento per cogliere gli attimi topici di un mondo che scorre velocemente; un’ispezione della quotidianità per ricercare negli occhi un’umanità genuina; un frugare nei discorsi altrui volto ad immaginare destini intrecciati.
Battaglia adotta così la prospettiva della gente al lavoro, al mercato, nelle stazioni, nelle piazze, stipando la mente di idee e di emozioni: “idee pesanti che fanno pendere la testa nel verso del binario che prende la vita”, come dice l’artista.
La sequenza dell’esposizione, che contempla una ventina di scatti scelti, è di fatto la dimostrazione visiva di un teorema sostenuto da Roberta Battaglia: la Natura è Donna.
Lo fa in un percorso, à rebours, controcorrente per l’appunto perché Roberta ritorna alla passione iniziale per la tecnica paesaggistica per arrivare a comporre una ventina di scenari naturali intercalati da qualche ritratto femmineo raffigurante le età della donna più care alla Nostra: la nonna, la madre, la bambina.
Perché innanzitutto la Donna di Roberta è la trasposizione visiva di una memoria orale data dalla “vecchiezza” – crasi di vecchiaia e saggezza -; perché la Donna di Roberta è “fatta tutta d’un pezzo”, come la solida madre; perché la Donna di Roberta è la freschezza di una vita giovane che è capace di librarsi con stupore e divismo tra il vento e il mare.
La Donna di Roberta è descritta attraverso metafore visive mutuate dal mondo rurale: ecco quindi che le linee diritte della semina si materializzano in lunghe chiome di capelli, le curve dei declini si trasfondono nelle sinuosità muliebri in un rapporto osmotico tra elementi naturali e tratti femminei.
Ma quale tipo di donna questi scatti naturali fanno intravedere?
Una Donna impetuosa e travolgente come l’acqua del Brenta in piena catturata dal Ponte di Bassano del Grappa;
una Donna dura e aspra come la roccia delle adorate cime;
una Donna che abbaglia la vista come il sole che rifrange, ammanta e accalora le vette;
una Donna dalla presenza perdurante e insidiosa come il vento incessante e infiltrante.
L’arte fotografica di Roberta è in primis un processo concettuale; nasce dal suo filtro sensoriale prevalente – quello visivo – sorretto in seconda battuta da quello olfattivo ed auditivo.
Gli stampati esposti, frutto di esercizio di memoria sinestetica e di elaborazione mentale, non sono semplicemente figurativi ma emanano veri e propri sentori e rumori.
La Donna di Roberta è una presenza evocata pertanto attraverso i sensi e le sensazioni tattili nei suoi scatti naturali:
una Donna poco verbosa il cui sonoro si perde negli echi che rimbalzano tra le montagne;
una Donna che avvolge con le calde emanazioni del polveroso fieno;
una Donna che sa’ di latte e da legna bruciata;
una Donna pericolosa, quasi d’ispirazione baudelariana, che è allo stesso tempo taumaturga con i suoi sentori di erica e di resine balsamiche, ma che può diventare acremente pungente con i suoi rimandi di pino mugo.
In ultima analisi, l’esposizione di Roberta Battaglia parla di una Donna tanto potente da togliere il fiato e che dunque può essere ri-chiamata unicamente attraverso le immagini spettacolari della Natura.
ESPOSIZIONE PERSONALE DELLA FOTOGRAFA ROBERTA BATTAGLIA
CHIESETTA DI SANTA MARIA ASSUNTA
Via Vigardoletto, 36010 Vigardolo VI, Italia
INGRESSO LIBERO
VERNISSAGE: SABATO 8 OTTOBRE ORE 18.00
PRESENTAZIONE A CURA DI MICHELA MENEGUS PAULIN
LETTURE A CURA DELL’ATTRICE ELEONORA FONTANA
FINISSAGE: VENERDI’ 14 OTTOBRE ORE 20.45
INTRATTENIMENTO MUSICALE CON IL CANATUTORE DAVIDE PERON
ESPOSIZIONE APERTA DALL’8 AL 15 OTTOBRE 2016 CON I SEGUENTI ORARI
MAR/VEN. 16.00-19.00 – SAB/DOM. 10.00-12.00/16.00-19.00 – LUN. CHIUSO
EVENTO ORGANIZZATO DA ASSOCIAZIONE CULTURALE BOLART CON IL PATROCINIO DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI MONTICELLO CONTE OTTO (VICENZA)
Per info: info@menegusmichela.com
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