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    • Marketing on demand

      MENEGUS MICHELA idea ed attua strategie di marketing per aziende, liberi professionisti, professionisti dell'arte e della cultura.

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    • Governace e management delle risorse turistiche

      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo turistico,di destinazione e di club di prodotti, in linea con la vocazione del territorio e con le attese degli stakeholders.

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    • Al servizio del territorio

      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo innovativi e sostenibili, integrando nuove modalità di fruizione e di promozione del territorio ai suoi elementi identitari, perseguendo una visione olistica di progresso.

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Tag Archives: territorio

“A filo d’acqua: 4 novembre 1966″

“A filo d’acqua: 4 novembre 1966″
A filo d’acqua: 4 novembre 1966
Monologo teatrale e live painting performance

 

(in ordine alfabetico)

Autori:

Marcello De Boni e Michela Menegus

Sceneggiatori:

Marcello De Boni e Michela Menegus

Interprete:

Marcello De Boni

Voce narrante:

Silvia Baldinato

Maestri d’arte:    Pino Bassetto e Alessandro Beggio

Colonna sonora:Gabriele Grotto

L’opera teatrale “A filo d’acqua: 4 novembre 1966” è stata ideata, scritta e messa in scena da componenti dell’Associazione Culturale BOLArt in accoglimento dell’invito che l’Amministrazione Comunale di Bolzano Vicentino ha rivolto agli operatori territoriali per rievocare la memoria dei fatti dell’alluvione che ha colpito il territorio bolzanese nel novembre 1966. Oltreché alla strutturazione dell’esposizione fotografica e documentale “El Tesena rapace” ed alla sua digitalizzazione che aprirà venerdì 4 novembre e sarà visitabile fino al 13 novembre, l’Associazione Culturale BOLArt ha voluto tributare un omaggio al paese cimentandosi in un’opera di memoria inedita e innovativa, sia nei contenuti che nella forma.

Di qui la scelta di partire dal recupero di memorie orali di testimoni sopravvissuti alla tragedia del ’66 e di raccogliere i documenti tecnici e di cronaca relativi all’evento calamitoso da qui nasce poi la paziente ricostruzione dei fatti e la loro organizzarli in un impianto narrativo di prospettiva sia individuale che corale ad opera di Michela Menegus e Marcello De Boni.

L’opera “ A filo d’acqua” è stata strutturata in modo duale, mettendo in opera le risorse ed i talenti dei componenti dell’associazione, letterati e pittori in primis. La componente verbale, costituita da un monologo teatrale articolato su due voci, quella di Marcello De Boni e di Silvia Baldinato, e che spesso assume la forma di soliloquio, è sorretta dunque visivamente dalla raffigurazione pittorica dal vivo della tragedia, narrata in fieri dai pittori Pino Bassetto e  Alessandro Beggio secondo un sequenza temporale e una progressione geografica. Il monologo si divarica in una voce fuori campo, la quale espone la cronaca dei fatti in modo asettico, impersonale e conciso, e la voce di chi ha vissuto la tragedia, la quale condivide l’accaduto in modo soggettivo, intimo e suggestivo. La colonna sonora strumentale dal vivo è giocata sulle percussioni e appositamente concepita dal musicista Gabriele Grotta, con l’espressa finalità di rievocare il contesto e di amplificare l’aspetto emozionale della tragedia attraverso le sensazioni uditive.

Il monologo della durata di un’ora,si articola in nove capitoli

Preambolo “Acqua, sempre e solo acqua”  – Capitolo 1  “L’acqua scorre all’indietro” -  Capitolo 2  “Legni nell’acqua, uccelli nel cielo” – Capitolo 3  “La Bianchina galleggia” – Capitolo 4  “Una luce nel buio” – Capitolo 5  “Una dimenticanza fatale” – Capitolo 6  “Quella vecchia, ma tragica fattoria …” – Capitolo 7  “Vite in bilico” – Epilogo     “Un trattore per ricominciare”

raccontando l’alluvione in un crescendo di tensione, ma concludendo la drammatizzazione con uno spiraglio di speranza, non a caso rappresentata sia materialmente che simbolicamente dall’immagine del trattore a filo d’aqua.

“A filo d’acqua: 4 novembre 1966” – Monologo teatrale e live painting performance

Sabato 5 novembre 2016 ore 20.45 – Teatro Ariston, Piazza Roma, Bolzano Vicentino (Vicenza)

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

 

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“Viaggi da remoto con i quadri di Mario Lazzaro”

“Viaggi da remoto con i quadri di Mario Lazzaro”
Viaggi da remoto con i quadri di Mario Lazzaro

Quando la ricerca del bello nell’arte diventa esperienza materialmente statica.

Dal 2 al 10 aprile 2016 l’associazione culturale BOLArt attiva ormai da anni nel campo delle arti e della cultura territoriale, propone con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monticello Conte Otto, la personale di pittura di Mario Lazzaro nella pregevole sede espositiva della Chiesetta di Santa Maria Assunta a Vigardolo.

Artista bolzanese, orgogliosamente autodidatta con predilezione per la tecnica ad olio, Mario Lazzaro ama definirsi “pittore neo-impressionista” per la sua inclinazione a trasfigurare il paesaggio a partire dal dato oggettivo della fotografia. Perché così è stato il suo approccio con l’arte e poi con il mondo: senza maestri, una scatola di colori regalata, il legame con luoghi tanto distanti dalla sua realtà, universi rivissuti attraverso le cartoline, oggetto di culto vintage di un antico modo di viaggiare.

“Viaggi da remoto” è dunque la consacrazione al mondo di un pittore schivo e intimista che si espone al pubblico con una produzione che va dagli anni Ottanta fino ai giorni nostri, quasi all’insegna della misantropia pittorica: nessuna presenza umana tranne quella del “Io pictor” che dialoga tacitamente con la natura. Il percorso espositivo si risolve così in un continuum di diciotto paesaggi dove l’immaginario di Lazzaro spazia da altitudini montane fino a rilassanti acque, passando per caldi tramonti. Egli imprime sulla tela i magici momenti dei colori dopo un acquazzone estivo; traduce con delicatezza le architetture riflesse nelle acque; racconta a pennellate vigorose la contesa per il trionfo delle nuances autunnali in un bosco; trasporta in pittura il silenzio di cavalli che pascolano ad alta quota. I quadri di Lazzaro raccontano un’ammirazione naïve e silenziosa per la naturalità della vita declinata in tutte manifestazioni; i suoi lucenti dipinti parlano con forza sinestetica trascinando gli spiriti in una bucolica dimensione atemporale. La pittura di Lazzaro è dunque un viaggio mentale senza spostamento fisico, da remoto per l’appunto; a significare che la ricerca del bello nell’arte e nella vita si può tradurre in un’esperienza intimamente emozionale e concettuale, seppur materialmente statica.

L’evento s’inserisce nel più ampio progetto “iperBOLArt” atto a valorizzazione dei talenti individuali di BOLArt, un gruppo di artisti e intellettuali sopra le righe per l’appunto, in virtù della loro personalità e della loro formazione.  Il pittore Lazzaro sarà quindi affiancato nel finissage che si terrà alle ore 18 di domenica 10 aprile, momento in cui un compagno d’arte, l’attore Marcello De Boni interpreterà alcuni brani di letteratura di viaggio e d’immaginazione.


Esposizione: “Viaggi da remoto” – Esposizione personale del pittore Mario Lazzaro

Chiesetta di Santa Maria Assunta a Vigardolo di Monticello Conte Otto (Vicenza)

Ingresso libero

Durata: dal 2 al 10 aprile 2016

Orari:

martedì-domenica:16-19 – sabato e domenica anche la mattina:10-12  – lunedì chiuso

Curatrice: Michela Menegus Paulin – Informazioni: info@menegusmichela.com

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“Un mondo di donne per festeggiare alternativamente l’8 marzo”

A Monticello le donne eroine quotidiane del Novecento nelle storie di Tommasino Giaretta 

Iniziativa alternativa quella degli Assessorati alla Cultura e dell’Istruzione del Comune di Monticello Conte Otto che si affidano alle parole di un uomo per tributare un omaggio alle Donne. L’intrattenimento letterario organizzato dall’Amministrazione Comunale per martedì 8 marzo alle 20.45 nella raccolta cornice della Chiesetta di Santa Maria Assunta di Vigardolo, dove è allestito per l’occasione anche l’expo artistico  Mulier  del’Associazione Culturale BOLArt, reca infatti l’impronta del noto scrittore vicentino Tommasino Giaretta.

Insegnante e giornalista – corrispondente locale dell’est del vicentino de Il Giornale di Vicenza da circa trent’anni e direttore responsabile de Il Guado periodico di San Pietro in Gù – ma soprattutto portavoce letterario della cultura contadina, Tommasino Giaretta proporrà un percorso letterario e di costume a cavallo tra l’epoca rurale e il boom economico di fine Novecento, attraverso tipi e miti di donne tratti dai suoi sei volumi di racconti ambientati nel territorio vicentino.

Temi centrali della serata saranno la trasformazione della società di stampo matriarcale e il percorso di emancipazione sessuale, lavorativa e politica della donna incoraggiato anche dai media e dalle moda. Lo scrittore porrà termini interlocutori il parallelismo tra la donna d’altri tempi e la donna moderna, scegliendo come collante tra passato e modernità la figura mitica della Rosa Jaretona, personaggio evocato, piuttosto che descritto, durante tutta la sua produzione letteraria e con il quale si chiuderà la carrellata dei ritratti al femminile.

Giaretta, spalleggiato da Michela Menegus, animerà la serata in veste d’interprete dei propri brani letterari e d’interlocutore preferenziale con il pubblico, femminile e non, il quale sarà coinvolto in una sorta di “people show” esperienziale ed interattivo.

L’ingresso è gratuito e libero. E’ gradita anche la presenza maschile. Alla fine della performance letteraria sarà offerto al pubblico un cocktail a buffet per festeggiare la ricorrenza.

Per informazioni: www.comune.monticello.vi.it

 

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“A Monticello Conte Otto l’expo di BOLArt per riflettere sulle donne”

Il Dono - Foto di Alessandro Beggio
Sabato 5 marzo alle 17.30 s’inaugura la mostra multidisciplinare

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Monticello Conte Otto inizia apre i festeggiamenti per la Festa delle Donne già sabato 5 marzo alle ore 17.30 con l’inaugurazione di “Mulier – Riflessioni sull’essenza del femminile” un expo multidisciplinare organizzato dall’Associazione Culturale BOLArt nell’intima cornice della Chiesetta di Santa Maria Assunta di Vigardolo.

“Mulier” nasce come momento di riflessione sulla percezione della donna, sia come oggetto che come agente elaborato da un gruppo di artisti eterogeneo età, sesso, formazione e cultura, che hanno contribuito a compilare una sorta di indagine sociologa non scritta, raccontando l’Esser Donna attraverso le emozioni coloristiche della pittura, le istantanee di vita delle fotografie, il misticismo dell’arte iconografica, le sensazioni tattili della scultura.

Per la sezione pittorica espongono:  Pino Bassetto, Marcello De Boni, Marisa Girlanda, Gilda Guiotto, Mario Lazzaro, Graziella Poianella, Annadiana Vajenti, Agnese Vanzan, Laura Vitali, Biana Zanonanto.

Per la sezione fotografica espongono:Diego Albanese, Silvia Baldinato, Roberta Battaglia, Alessandro Beggio, Daniele Masi

Per la sezione iconografica espone:Maria Grazia Zampieri.

Per la sezione plastica espone: Alessandro Maggioni.

Sempre nella cornice della Chiesetta di Santa Maria Assunta, martedì 8 marzo alle ore 20.45 l’Amministrazione Comunale di Monticello Conte Otto tributerà un omaggio alle Donne offrendo l’intrattenimento letterario con cocktail finale “Un mondo di Donne” con lo scrittore e giornalista vicentino Tommasino Giaretta.

L’ingresso alla mostra ed agli eventi è libero e gratuito.

L’expo sarà visitabile fino a domenica 13 marzo 2016 con il seguente orario: Martedì-Venerdì: 16-19 /Sabato e Domenica: 10-12/16-19 /Lunedì chiuso.

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“BMW MOTORRAD DAY VICENZA 03 APRILE 2016″

BMW MOTORRAD DAY VICENZA 2016
Domenica 3 aprile 2016 ore 10-18
Villa Canal – Via Piave 25 – Grumolo delle Abbadesse (Vicenza)
INGRESSO LIBERO E GRATUITO

Manifestazione a carattere sportivo e turistico-territoriale organizzata da BW Motorrad Club Vicenza in collaborazione con il Concessionario ufficiale BMW Bellan & Giardina e BMW Italia

ACCESSO:Ingresso libero e gratuito alla villa ed alle iniziative.Consumazioni a pagamento. Animali ammessi di piccola taglia e dietro sorveglianza.

PARCHEGGIO: La villa gode di un ampio parcheggio privato interno ad uso gratuito. In fronte alla Villa è disponibile in loco un parcheggio comunale gratuito.

Durante l’intera giornata saranno fruibili in modo continuativo le seguenti iniziative:
Parco di Villa Canal:

“Parco” Moto

Piccolo museo diffuso di motociclette d’epoca della collezione privata di Ubaldo Bellan: sculture di metallo nella splendida cornice del parco di Villa Canal.

Portici di Villa Canal:

Non-stop MotoTest Drive

Prova su strada dei nuovissimi modelli di motociclette BMW in gruppo con accompagnatore su tragitto prefissato a cura del concessionario BMW Bellan & Giardina e BMW Italia

Partenze: ore 11.00,12.00,13.00,14.00,15.00,16.00,17.00 – Durata: 25 min c/a
Modalità di partecipazione: iscrizione in loco presso il Test Drive Desk fino ad esaurimento posti.
Requisiti: età min 18 anni, patente di guida valida per motocicli o equipollente, abbigliamento adeguato, casco e guanti obbligatori non forniti dall’organizzazione

Officina Live

Spazio dedicato a demo tecniche ed esposizione di accessori per motociclette

Moto Local Street Food

Esposizione di prodotti agroalimentari locali con possibilità di degustazione e vendita al dettaglio

Servizio di ristorazione con pietanze tipiche e snacks non-stop (in primis riso di Grumolo delle Abbadesse e Asparagi di Marola) in modalità street food

Sale interne di Villa Canal:

Art’in Moto

Cinquant’anni … Un sogno di pura vita

Inedite immagini di un moto road-book da sogno: l’epopea trans-americana di Sebastiano Giardina
Il mondo dietro una visiera

Ricordi emozionali di moto viaggi nel mondo ed in Italia attraverso l’expo fotografico di Massimo Montagna

Papers & more

Angolo editoriale con pubblicazioni di carattere turistico, artistico e motoristico

Durante l’intera giornata saranno attivati con il seguente calendario dei momenti di approfondimento e intrattenimento quali:
Salone Centrale di Villa Canal

ore 11.00 Casco in … testa: Presentazione di accessori per la protezione su strada a cura di Luca Bellan

ore 12.00 Guida sicura: Seminario teorico di tecnica di guida a cura dell’istruttore di guida Stefano Sacchini di Adventure School

ore 13.00 BMW Motorrad Club Vicenza Meeting: Briefing dei soci del club

ore 14.30 In moto on road e off road: Suggerimenti per i moto-viaggi a cura del pilota Stefano Sacchini di Adventure School

ore 15.30 Moto Fashion: Presentazione con demo e sfilate di abbigliamento tecnico per moto a cura di Luca Bellan

ore 16.45 Scatto in moto: Piccolo seminario di tecniche foto-video in action

ore 17.30 Moto escursionismo e mototurismo: Presentazione del programma delle iniziative del Motorrrad Club di Vicenza a cura del Presidente Paolo Giacomin e del Vicepresidente Daniele Masi.

spazio Officina Live sotto i portici di Villa Canal

ore 10.30 Non serve … un tubo:  Minilezioni di gestione “domestica” del proprio mezzoa cura di Sebastiano Giardina

ore 14.00 S.O.Seba: Tecniche di pronto intervento per la sopravvivenza del mezzo in viaggio a cura di Sebastiano Giardina.

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“Presentazione di due project work per rilanciare il turismo territoriale a Schio”

“Presentazione di due project work per rilanciare il turismo territoriale a Schio”
Presentazione di due project work per rilanciare il turismo territoriale presso ENAC – Ente Nazionale Canossiano.
ENAC, al termine di un percorso di Garanzia Giovani sul marketing turistico ha presentato gli elaborati prodotti dagli allievi con due proposte per rilanciare il turismo locale alla presenza del sindaco Valter Orsi e dell’assessore al turismo Anna Donà del Comune di Schio

 

11/12/2015 Otto giovani tra i 19 e  i 29 anni di età al termine del percorso di Garanzia Giovani  “tecnico marketing turistico e promozione territoriale” che ENAC di Schio ha realizzato in collaborazione con Penta Formazione, hanno realizzato due project work sulla promozione turistica locale. La serata dell’11/12/2015 che si è tenuta presso l’aula magna della sede di ENAC di via Fusinato 51- Schio è stata l’occasione per poter presentare i due elaborati al sindaco Valter Orsi e all’assessore Donà del Comune di Schio e ai partner che hanno contribuito alla realizzazione del percorso formativo.

Il primo progetto “la pedemontana delle realtà sommerse” , ha lo scopo di proporre come destinazione turistica il territorio della Pedemontana Vicentina, spaziando da Valdagno fino al Bassanese, strutturando un’ offerta di esperienze non convenzionali, che portino alla scoperta dell’anima del territorio. Quest’area ha una vocazione prettamente industriale, ma allo stesso tempo è ricca di storia e natura. Il posizionamento di questo territorio avviene pertanto attraverso un club di prodotti suddivisi in tre filoni tematici – arte, gastronomia e sport – atti a far emergere tutti gli aspetti identitari di questa realtà che pur essendo tangibili, tendono a rimanere “sommersi”, ovvero  sconosciuti ai più. L’altro progetto intitolato “ L’eredità della terra bianca” mira a valorizzare l’area geografica di Schio, in particolar modo del Tretto, di Bassano del Grappa e di Nove. Coniugando la vocazione proto-industriale con l’aspetto naturale del territorio, si mira a valorizzare l’area in questione come meta di turismo culturale e naturalistico, ripercorrendo la via della tradizionale lavorazione del Caolino.

La presentazione ha avuto molto successo, il sindaco si è complimentato con i giovani e con la docente, Michela Menegus, che ha accompagnato i ragazzi nella realizzazione di tali lavori, ha annunciato che sicuramente ci sono le basi per poter pensare ad una collaborazione futura per la realizzazione degli stessi.

Il tutto si è concluso con un brindisi per le future collaborazioni che da qui potranno sorgere nei prossimi mesi.

Materiali e le slide dei due progetti sono disponibili presso la sede ENAC di Schio per chi volesse saperne di più.

ENAC offre una pluralità di servizi e strumenti per accompagnare le persone nelle transizioni sempre più varie e numerose che sono chiamate a vivere, nell’istruzione, nella formazione e nella ricerca di un lavoro, e le pone al centro della sua attenzione, da un lato cercando di portarle a sviluppare una progettualità che ne metta a frutto le potenzialità e dall’altro offrendo percorsi che in questa si inseriscano, per strutturare nuove competenze.

Serena Sgrosso

Responsabile della sede ENAC -  Ente Nazionale Canossiano  di Schio

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“MADE IN BOLZANO – IL LETTER-APERITIVO”

“MADE IN BOLZANO – IL LETTER-APERITIVO”
Venerdì 4 dicembre 2015 alle ore 19.00
il PomoDoro onlus, Via Crosara a Bolzano Vicentino (Vicenza)

In compagnia delle autrici Michela Menegus e Graziella Poianella e dello scrittore Tommasino Giaretta si faranno “do ciacole” circa il nuovo libro su Bolzano Vicentino “di BOCCA in BOCCA” tra un buon bicchiere di vino e i “bocconcini” Made in Bolzano preparati dai giovani della fattoria sociale. La quota dell’aperitivo da corrispondere come contribuzione al il PomoDoro è di Euro 8,00. Parte del ricavato della vendita del libro disponibile in loco sarà devoluto a il PomoDoro.

ATTENZIONE:

In ragione degli spazi a disposizione, i posti sono limitati quindi su prenotazione.

Visto il fitto calendario di manifestazioni al il PomoDoro, per questo evento il centro prenotazioni è supportato da:

Michela: info@menegusmichela.com – tel. 328/9115485

Lella: info@afuocolento.info – tel. 333/1808229.

 

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“Metti una sera in giassàra”

“Metti una sera in giassàra”
Metti una sera in giassàra
Una cena di geografia del territorio attraverso i racconti del mistero del Maestro Tommasino

Sabato 21 novembre 2015 ore 20.00

Villa Tacchi – Villalta di Gazzo Padovano (Padova)

Reduce dalla presentazione del suo ultimo libro “Pan e pero” a Quinto Vicentino, partecipata da quasi quattrocento lettori ed estimatori da tutto il Veneto, lo scrittore e giornalista vicentino Tommasino Giaretta si ripresenta puntuale alla settima edizione della rassegna regionale Veneto Spettacoli di Mistero nel secondo appuntamento di sabato 21 novembre a Villa Tacchi di Villalta di Gazzo Padovano.

Il cantore della campagna veneta, nativo e residente a Lanzè di Quinto Vicentino, paesino immerso nella “Piccola Olanda”, territorio di prati stabili e risorgive a cavallo tra provincia di Vicenza e di Padova, terrà banco in una cena letteraria organizzata dall’Associazione Culturale BOLArt in collaborazione con Villa Tacchi.

Il Maestro Giaretta illustrerà la morfologia del territorio padovano-vicentino interpretando i suoi racconti inediti del mistero tra una portata e l’altra del menu squisitamente locale: i gorghi mortali delle risorgive, le motte diaboliche disseminate tra Villalta e Quinto Vicentino, con una speciale attenzione per il tumulo sotto cui sorge l’antica giassara della stessa Villa Tacchi.

Ed è proprio in questa cavità antropizzata che si terrà un fuoriprogramma: solo per gli ospiti della cena sarà aperta in via eccezionale la ghiacciaia all’interno della quale si chiuderà in modo “spiritoso” la serata entrando in simbiosi con il mistero svelato dallo scrittore e legato allo storico manufatto.
L’appuntamento per appassionati di enogastronomia e di geo-letteratura misteriosa condite dalla proverbiale verve e irriverenza dello scrittore Giaretta  è per

Sabato 21 novembre alle ore 20 a VillaTacchi di Gazzo Padovano (Padova)

con il seguente menu:

• Crema di zucca al profumo di rosmarino
• Pasta fresca della casa con broccolo fiolaro DE.CO. di Creazzo e Asiago D.O.P.
• Filetto di maiale ai funghi su crostone di pane casareccio e sformato di verdure
• Crostata di mele con crema allo zabaglione
Acque minerali e caffè
Vini in abbinamento: “Soave Mito” – Azienda Monte Tondo, “Tai Rosso” – Azienda Pegoraro, “Moscato Motivo” – Cantina Borgo Molino
Il costo della serata è di € 28,00 a persona.
I posti sono limitati a prenotazione obbligatoria da effettuarsi a Villa Tacchi (049 9426111 – info@villa-tacchi.com) o Associazione Culturale BOLArt (328 9115485 – info@menegusmichela.com)

Per maggiori informazioni: www.spettacolidimistero.it – www.villa-tacchi.com.

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“LA GIASSARA DI VILLA TACCHI”

“LA GIASSARA DI VILLA TACCHI”

Dopo l’incredibile successo del primo evento “Pan e pero” dello scorso venerdì a Quinto Vicentino, proseguono gli appuntamenti dell’Associazione Culturale BOLArt con lo scrittore Tommasino Giaretta nell’ambito del festival regionale Veneto Spettacoli di Mistero www.spettacolidimistero.it.

Sabato 21 novembre 2015 alle ore 20.00 nella pregevole cornice di Villa Tacchi, dimora sita in Via Dante a Villalta di Gazzo Padovano (Padova)  www.villa-tacchi.com è proposta una cena letteraria animata dallo scrittore e giornalista Tommasino Giaretta il quale durante la serata svelerà i misteri del luogo, tra una portata e l’altra del menu d’ispirazione territoriale:

  • Crema di zucca al profumo di rosmarino
  • Pasta fresca della casa con broccolo fiolaro DE.CO. di Creazzo e Asiago D.O.P.
  • Filetto di maiale ai funghi su crostone di pane casareccio e sformato di verdure
  • Crostata di mele con crema allo zabaglione
    Acque minerali e caffè
    Vini in abbinamento:  “Soave Mito” – Azienda Monte Tondo, “Tai Rosso” – Azienda Pegoraro, “Moscato Motivo” – Cantina Borgo Molino

La chiusura della serata prevede un fuoriprogramma esclusivo: per l’occasione e solo per gli ospiti sarà aperta in via eccezionale la ghiacciaia di Villa Tacchi all’interno della quale, condizioni meteo permettendo, si chiuderà la serata entrando in simbiosi con il mistero svelato dallo scrittore e legato allo storico manufatto.

Il costo della serata è di  € 28,00 a persona.

I posti sono limitati a prenotazione obbligatoria da effettuarsi direttamente a Villa Tacchi:  049 9426111 – info@villa-tacchi.com

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“L’ultimo libro di Tommasino Giaretta: Pan e pero”

“L’ultimo libro di Tommasino Giaretta: Pan e pero”
L’ultimo libro di Tommasino Giaretta: Pan e pero

Arriva un treno-merci letterario carico di biodiversità spirituale e naturale

Questa volta il volpone di Lanzè, alias lo scrittore e giornalista Tommasino Giaretta, ha confezionato uno scherzetto secondo il suo stile per i suoi devoti lettori, i quali hanno fino ad oggi pazientemente atteso  quattro lunghi anni per sapere se il Tote aveva fatto la fine del pantegano nel fossato di Villa Tacchi. Invece i fans rimarranno a bocca asciutta, perché il nuovo libro di Giaretta, “Pan e pero”, si annuncia come un prequel, cavalcando la moda delle grandi produzioni oltreoceano.

Tote c’è, Toni Ultimo pure, ma non sono quei personaggi che avevano così fragorosamente riempito le pagine dei racconti de Il mondo di Tote: essi compaiono come degli acerbi ragazzotti i quali, in gruppo l’Armando o il Milchi, si scartano e accompagnano in modo impercettibile il lettore: la loro presenza è appena palesata da un moto o una battuta per poi ritirarsi a far spazio ai protagonisti principali, ovvero  uomini, animali e prati.

Tuttavia più animali che uomini, più paesaggi che esseri umani sono narrati in questo lungo treno-merci di rapidissimi racconti, indipendenti ma legati l’uno all’altro di modo che uno tiri l’altro in una lettura che fa rimanere il lettore “impalato ed estasiato” come i ragazzini di campagna al passaggio di quel “ mostro d’acciaio che sputava fuoco, acqua e vapore”. Un treno-merci di cinquanta ricordi nella campagna vicentina, dal Dopoguerra fino agli Sessanta, ben stoccati e numerati in filoni tematici che fanno emergere un bisogno urgente di ordine da parte dell’autore.

Sarà per questa nuova stagione del sentire di Giaretta che il nuovo libro si presenta con una veste grafica essenziale, senza immagini all’interno, con una copertina dalle forme semplici e ben definite, dai colori tenui e naturali ma elegantemente bilanciati tra i dominanti verde e celeste, in cui l’assenza fisica dell’uomo è amplificata dal cappello penzolante e la cui intelligenza sensibile è trasfigurata nella volpe, il renart dei fabliaux, simbolo della furbizia e della scaltrezza per eccellenza.

In “Pan e pero” effettivamente tutto è messo in riga come il “domino delle casette” del Vatican,  punto di inizio dell’inedito percorso artistico di Giaretta e punto di non-ritorno rispetto al “vecchio Vatican” di Nane Russa. “Pan e pero” è una piana dove i racconti si stagliano in una sorta di tassonomia del passato universo contadino che recupera una dimensione spirituale e linguistica bio-diversa mediante l’utilizzo, seppur parsimonioso, di termini dialettali ormai dimenticati e in via d’estinzione. “Pan e pero” si pone infatti come un’opera di recupero di lessico familiare e sociale attraverso un dizionario di toponimi, un dispiegamento di sinonimi e un inventario di nomi relativi a animali e a elementi vegetali della campagna. L’insieme è condito da stile narrativo che rimanda alla raffinata giocosità del Rodari, con la differenza che qui Giaretta costruisce degli originalissimi calembours orientandosi verso la retorica delle figure di suono, tra le allitterazioni e le assonanze dell’italiano e del veneto. Se poi ne “Il Mondo di Tote” si sprecavano i parallelismi e le comparazioni, qui l’autore si specializza nella metafora e nella personificazione. A onor del vero, la personificazione viene sapientemente maneggiata e usata per un unico scopo: rimbalzare i sentimenti umani. Essa può quindi diventare “animalizzazione” dell’esser umano, come nel racconto de La donnola, e delle cose, come la memorabile trasformazione del treno merci in un serpente carbonasso o in un mostro di ferro di matrice naturalista zoliana; la personificazione si spinge ad assurgere a “umanizzazione” degli animali, come nella descrizione del “cane da cristiani” La Jena, e delle cassie nei paesaggi de La sgora.

La maestria dell’autore riesce a non far deragliare l’intera carovana nel dirupo del passatismo nostalgico, stemperando i condensati di alta prosa poetica con un ritmo narrativo veloce, ritmato e brioso e punteggiando la scrittura con un senso dell’umorismo che parte dalla freddura inglese, come nell’episodio del Pajetta o nei passi de I Russi, fino a sfociare in un’incontenibile irriverenza, come nel racconto de I campi del prete.

“Pan e pero” è un treno che scarica a ogni fermata di racconto uno dei grani di saggezza che lo compone, per voce della tuonante Rosa Jaretona o di quel censore dell’Ernesto, le ombre lunghe dell’umanità sanguigna dell’infanzia dell’autore. Il provocatore Giaretta a volte lascia sui binari fardelli ingombranti, istanze attuali e spinose su cui il lettore è chiamato a riflettere:  la disabilità, il benessere animale, la pratica della caccia, il saccheggio del paesaggio, la perdita della biodiversità spirituale e naturale, la difesa della proprietà … .

Ed è proprio spinto dall’eco degli spari del Casermòn, che il lettore deve saper prender coraggio per saltare al volo sul primo vagone, per partire in questo nuovo viaggio nella “Piccola Olanda” dell’est vicentino, per arrivare infine nella dimensione del “verde diamante” di Tommasino Giaretta.

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